Napoli – Ospedale del Mare, il governatore spegne il fuoco delle polemiche annunciando il potenziamento dell’operatività del polo di Napoli Est e lanciandosi in un inatteso pronostico: «La nostra sarà la prima sanità del Paese». «Questa di oggi era l’occasione per fare un’operazione verità».
Il presidente della Regione Vincenzo De Luca, intervenendo alla conferenza stampa convocata all’Ospedale del Mare per l’ampliamento della struttura con 257 posti letto. «Al di là delle vicende di cronaca – prosegue il presidente rivolgendosi a medici e infermieri – sono qui per ringraziarvi per il lavoro che state facendo e per dirvi che vi saremo vicini con tutta l’anima. Quando parte un ospedale ci sono mille problemi da risolvere. Se non ci fossimo stati noi, questo ospedale non si apriva nemmeno nel 3000».
«Abbiamo avuto una determinazione feroce – afferma il presidente – a far aprire questo ospedale, oggi il destino di questa struttura sarebbe stato l’occupazione da parte di varia umanità, furto dei cavi elettrici, vandalizzazione. Non c’era altra strada che voltare pagina, lasciare tutto com’era sarebbe stata una follia». «Abbiamo autorizzato l’assunzione di 500 unità operative e abbiamo sacrificato le esigenze degli ospedali di tutta la regione per rendere possibile l’apertura dell’Ospedale del Mare», spiega il numero uno di Palazzo Santa Lucia. «I problemi all’Asl Napoli 1 avrebbero potuto bloccare le assunzioni ma abbiamo superato anche questo scoglio», dice ancora De Luca, che aggiunge: «Abbiamo avuto la disponibilità di Forlenza in una posizione che è la più difficile della sanità campana. Da molte parti, per anni, si è lavorato per far fallire l’operazione dell’Ospedale del Mare ma non ce l’hanno fatta e devo ringraziare Ciro Verdoliva per il suo senso delle istituzioni, è merito suo se questo ospedale è decollato».
Il cerchio non è però ancora chiuso: «Adesso bisogna bandire il concorso per i primari, la linea che è stata data è quella di scegliere il meglio senza operazioni clientelari e senza indicazioni politiche», conclude De Luca. Inoltre, «stiamo pagando qualche prezzo al Cardarelli ma bisogna cominciare a spostare qui i reparti. Sarebbe stato stupido pensare di poter aprire questo ospedale da un momento all’altro. Abbiamo dovuto fare i concorsi e l’iter è un calvario ma siamo andati avanti. Abbiamo comunicato un cronoprogramma e abbiamo attivato progressivamente i posti letto».
Il presidente della Regione si congeda con un annuncio: «Abbiamo attivato un pronto soccorso di secondo livello con pazienti stabilizzati altrove per far cominciare a lavorare il reparto che sarà attivo come Dea di secondo livello da aprile. Un lavoro immane che merita rispetto e non è consentito a nessuno fare demagogia. L’obiettivo è essere la prima sanità d’Italia».