Victor Osimhen, se sarà negativo al covid nel corso della prossima settimana, dovrà dire ai nigeriani che tornerà a Napoli per effettuare comunque la visita medica e poi tornare in Camerun per giocare la Coppa d’Africa.
E’ questo il pensiero che circola negli uffici del club azzurro il giorno dell’annuncio della positività al covid dell’attaccante nigeriano dopo il tampone effettuato prima di prendere l’aereo per tornare a Napoli. L’attaccante da nove gol quest’anno in azzurro è fermo infatti dal 21 novembre per la frattura allo zigomo, si è operato ed è tornato per celebrare il Natale in patria, pronto a tornare a Napoli per la visita necessaria a capire quando può tornare in campo dopo il grave infortunio al volto.
Ora però ha il covid, è in patria, lontano da Napoli e dall’Italia. Al momento le notizie sono quelle che arrivano dalla Nigeria, dunque, che ha convocato Osimhen per la Coppa d’Africa al via per la sua nazionale l’11 gennaio nel match contro l’Egitto. Una nuova assenza che potrebbe essere frenata almeno per il 6 gennaio, quando il Napoli andrà a giocare sul campo della Juventus e, se Osimhen stesse bene, potrebbe anche schierarlo, lasciandolo poi partire per la coppa africana. Ipotesi queste che dipendono dal covid sull’attaccante.
“Con un accordo tra Napoli e federazione nigeriana – spiega oggi a Radio Punto Nuovo Enrico Lubrano, legale della SSC Napoli – Osimhen avrebbe potuto giocare contro la Juventus per poi partire immediatamente verso la nazionale dopo la partita. In astratto sarebbe possibile, però il Covid complica tutto. La società può anche attestare il fatto che il giocatore sia sotto infortunio, indisponibile, però la situazione va valutata dal medico della Federazione. Vedo un possibile braccio di ferro, con il Napoli che chiederà Osimhen visitato dal dottore Tartaro, mentre la Federazione nigeriana vorrà visitarlo in loco. La medicina è una scienza inesatta, dove un medico può dire una cosa e un altro una cosa diversa: la Fifa prevede che l’ultima parola spetti alla Federazione nigeriana in quel periodo”.
C’è un inizio di anno di tensione possibile, quindi, per il Napoli che intanto si muove per la nuova esplosione di covid con la quarta ondata: il governo italiano ha deciso che negli stadi si torna alla capienza del 50% del pubblico e quindi il Napoli ha momentaneamente bloccato le vendite dei biglietti per i match con Sampdoria e Fiorentina (mini abbonamenti) e con il Barcellona in Europa League, il club predisporrà un nuovo riallineamento della mappa dei posti a sedere.
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