Napoli – Ormai da questa mattina i tre operai dell’impresa Tecnobridge scarl, impegnati nei lavori di consolidamento dei pilastri del tratto Colli Aminei-Vomero della tangenziale di Napoli, sono sui ponteggi di via Pigna alti 33 metri e minacciano di suicidarsi. Il ritardo nei pagamenti e e l’incertezza sul futuro del cantiere: è questo il motivo della loro protesta. L’azienda per la quale lavorano, che è committente di Tangenziale di Napoli, ha un pignoramento in atto e gli operai vedono il loro futuro a tinte grige.
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e hanno steso i teli di protezione ai pedi dei ponteggi. “Si tratta di 27 operai senza stipendio da 3 mesi, e da 10 anche senza cassa edile. La grave situazione in cui versa l’azienda – ha chiarito il rappresentante della Feneal Uil di Napoli, Valerio Medici – ricade sul presente e sul futuro dei lavoratori edili. Ora non ci resta che attendere l’udienza del 19 settembre. Ci auguriamo che dopo quella data si sblocchi il pignoramento e si proceda con il pagamento degli stipendi dei lavoratori”. Un operaio, Arben Hasani, ha spiegato all’agenzia che lui e gli altri 26 lavoratori “sono stanchi di non ricevere lo stipendio anche da 4 mesi. E’ una situazione che non ci riguarda ma che ricade irrimediabilmente su di noi. Domani siamo pronti a bloccare la Tangenziale. Serve un atto forte per svegliare l’opinione pubblica visto che in modo pacifico e democratico abbiamo fatto presenti le nostre ragioni dal 27 luglio scorso. Oggi in 3 hanno deciso di salire su e minacciare il suicidio. Temiamo per loro. Intanto, chi e’ deputato a farlo, si muova a sbloccare questa situazione”.
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