Napoli – Il muro di omertà crolla, il banco salta e il cuore si riempie di gioia. Omicidio di Stefano Cucchi, è tanta l’emozione all’indomani della confessione resa dal carabiniere Francesco Tedesco, il militare che dopo nove interminabili anni ha ammesso il proprio coinvolgimento nel pestaggio del ragioniere, puntando a sua volta il dito contro altri due colleghi. A Ilaria, la sorella della vittima, e all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini l’artista napoletano Jorit ha dedicato pochi giorni fa uno struggente murale nel quartiere Vomero.
Nel giorno in cui l’opera è stata completata è arrivata anche l’agognata svolta processuale: “Il coraggio e la tenacia di Ilaria sono stati qualcosa di commovente. Ha creduto in suo fratello al di là di ogni ragionevole dubbio, l’ha fatto con forza e senza mai mollare. Possiamo dire che grazie a lei oggi il nostro è forse un Paese un po’ migliore”, è il primo commento a caldo della famiglia del celebre writers pianurese.
Luigi, il padre di Jorit, racconta ad Anteprima24 lo stato d’animo con cui lui e il figlio hanno accolto la notizia della confessione del carabiniere Tedesco: “Il senso di inquietudine per questa torbida vicenda non è purtroppo andato via. Resta però l’ammirazione per il coraggio di Ilaria, una persona che tutti noi dovremmo ringraziare. Ha sempre creduto in Stefano, in quello che è stato, e forte di questa convinzione ha trovato una forza di volontà rarissima, che le ha consentito di tirare fuori la verità dopo ben nove anni”.
Su un punto, il padre di Jorit non sembra avere dubbi: “Una violenza come quella che ha subito Stefano Cucchi poteva capitare a chiunque, anche a me o a mio figlio. La nota positiva è che grazie alle nuove dichiarazioni rese dal militare Ilaria adesso non avrà più etichette politiche e questo mi rende estremamente felice”. E, sempre a proposito di aggressioni, il signor Luigi dedica un ultimo passaggio alle minacce che pochi giorni fa Jorit ha ricevuto dal consigliere municipale di Fdi, Pietro Lauro, mentre realizzata il murale dedicato a Ilaria Cucchi e Sandro Pertini: “Le sue scuse mi sono sembrate tardive e il suo comportamento scomposto e immotivato. Non avrebbe dovuto fare ciò che ha fatto, ma mi consola la grande solidarietà che in poche ore ha circondato Jorit”. Forse non tutto è perduto.
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