Occupazioni abusive, verbali da 600mila per i gestori di N’Albero

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Napoli – Il danno e la beffa. «Oggi abbiamo avuto conferma dai servizi finanziari del Comune che la Italstage, società che ha realizzato e gestito l’evento N’Albero alla Rotonda Diaz lo scorso Natale, ha ripetutamente violato i limiti di superficie assegnata ed autorizzata. Sono, infatti, ben quattro i verbali che certificano il mancato rispetto delle aree date in concessione, due elevati a dicembre 2016 e due a marzo 2017, per le quali, è bene ricordarlo, il Comune aveva pure concesso la riduzione dell’80 per cento del costo del canone», questa e la nota del consigliere del Comune di Napoli, Domenico Palmieri, presidente della commissione Trasparenza. 

«Il campanello d’allarme era già stato suonato da Manfredi Nappi, l’assessore al Bilancio della Municipalità di Chiaia, che pure, per tali motivi, aveva ipotizzato la decadenza del titolo concessorio e la piena applicazione del canone dovuto pari a circa 283 mila euro a fronte dei 71 mila calcolati. La somma contestata nei quattro verbali è oggi pari ad oltre 570mila euro ed è sconcertante, benché legittimo, che l’amministrazione non abbia ancora attivato le procedure per il recupero dell’indennità di occupazione abusiva, in considerazione anche della consapevole difficoltà di cassa dell’Ente. Per partite di tale valore andrebbero immediatamente generatigli atti accertativi per far valere la pretesa impositiva e non attendere la scadenza dell’anno solare. Ricordo a me stesso, ma anche ai funzionari dell’Ente, che il Comune di Napoli dispone di ufficiali notificatori che in tali circostanze potrebbero provvedere alla notifica degli atti». scrive Palmieri. «La cosa che rende ancor più grottesco l’episodio – conclude Palmieri – è chela mancata iscrizione a ruolo del titolo di credito potrebbe vedere la società in questione, in pectore per prossime iniziative di cui si parla in città (Cuorno o quant’altro) beneficiare di ulteriori, sostanziose riduzioni sugli importi dovuti per occupazione temporanea di suolo pubblico, sebbene allo stato risultino contestati, ma non iscritti al ruolo, violazione per importi così cospicui. Vigileremo affinché le regole valgano per tutti e, anche se a Natale si è tutti più buoni, sia chiaro che buoni sì, fessi no».

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