Napoli- La città di Napoli si scopre “arcobaleno” a fasi decisamente alterne. «Apprendiamo con grande sconcerto la notizia dell’ennesimo episodio di violenza omofoba. Questa volta ai danni di un attivista di Pianura, violentemente aggredito e pestato dopo aver partecipato sabato scorso al Mediterranean Pride of Naples. Dalla descrizione che Andrea – questo il nome del ragazzo – fa dell’azione violenta sembrerebbe essere stata ampiamente premeditata: di ritorno dalla manifestazione, infatti, viene aggredito prima verbalmente e poi fisicamente da alcune persone; la sua colpa, a quanto pare sarebbe quella di essersi affacciato in mattinata per qualche secondo nudo al balcone dell’appartamento in cui alloggiava creando scandalo nella zona». Così in una nota diramata nel pomeriggio il presidente di Arcigay Napoli Antonello Sannino.
«Esprimiamo tutta la nostra umana vicinanza ad Andrea, il quale è fortemente intenzionato a chiedere giustizia e a denunciare alla forze dell’ordine quanto gli è accaduto. Ci auguriamo venga fatta immediata chiarezza e giustizia su questo terribile episodio di violenza. L’intolleranza e l’odio contenuti nelle ultime esternazioni di alcuni ministri della Repubblica – aggiunge ancora Sannino – stanno inevitabilmente facendo crescere la violenza e l’insicurezza nel Paese, le persone lesbiche,gay, bisessuali e transesuali, ma in generale i giovani sono sempre piu’ esposti alla violenza in un clima generale di odio costruito da una classe dirigente irresponsabile e miope». Dal primo gennaio ad oggi sarebbero già 32 i casi di omotransfobia in Italia, di cui sei soltanto nell’area metropolitana di Napoli. «Ancora una volta- conclude il presidente di Arcigay Napoli – chiediamo una rapida discussione e approvazione della Legge regionale contro l’omotransfobia la quale contiene azioni concrete di intervento, anche sul piano culturale e formativo, che in questo momento a nostro avviso e’ il livello d’intervento principale».