Nola – Sono bastate le prime piogge di stagione e il contro soffitto delle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola si è sgretolato. Bisognerà, quindi, intervenire per la sostituzione sia dei pannelli crollati che di quelli inumiditi dalla perdita d’acqua. Erano state aperte solo pochi mesi fa con tanto di inaugurazione ma adesso non sono più accessibili anche se il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Antonietta Costantini fa sapere che il “guasto è stato riparato e da domani si riapre“.
Non è il primo caso di malfunzionamento dell’ospedale che balza agli onori della cronaca. Era, infatti, gennaio 2017 quando le foto di pazienti curati sul pavimento del pronto soccorso fecero il giro di web e televisioni. Dopo le polemiche erano stati sospesi tre medici, tra cui il direttore sanitario che poche ore prima aveva detto: “Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza“. Fu disposta un’indagine interna e arrivano anche i Nas. Mentre il governatore della Campania Vincenzo De Luca chiedeva i licenziamenti del personale responsabile di quella “defiance“, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin bacchettava: “Il problema vero di una Sanità che, specie in alcune aree del Sud, non gira come dovrebbe non sono certo i medici della prima linea. Il problema sta nella mancata organizzazione: nella capacità o incapacità di direttori generali e manager di organizzare presidi e servizi. E di monitorare quello che accade“.