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Il generale Nistri e il ricordo di Mario Cerciello Rega: “Ha tutelato i diritti di tutti in un mondo ostile”

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Somma Vesuviana (Na) – “Rispetto per un carabiniere che è morto per tutelare i diritti di tutti, a partire dal diritto di equo trattamento per ogni persona, anche una persona arrestata, che ha commesso un atto orrendo”. A invocarlo, oggi, è stato il comandante dell’Arma dei carabinieri, il generale Giovanni Nistri, nella chiesa Santa Croce di Santa Maria del Pozzo di  Somma  Vesuviana durante le esequie del vice brigadiere Mario Cerciello Rega. “Lui li ha tutelati – ha detto ancora Nistrie allora, insieme con lui, chiedo il rispetto per tutti gli altri carabinieri che tutti i giorni fanno la stessa cosa. Magari essendo più fortunati”.
 
Nel corso della commemorazione il comandante dei carabinieri ha voluto anche ricordare altri carabinieri deceduti nell’adempimento del dovere e i 953 carabinieri feriti o gravemente contusi “che dall’inizio dell’anno hanno tutelato i diritti di tutti a cominciare dalle vittime fragile, a cominciare dai diritti dei più poveri, a cominciare dai diritti dei criminali. Questo è il rispetto che mi permetto di chiedere“. “Grazie a tutti i cittadini perché per noi carabinieri la vostra presenza è importante, perché abbiamo bisogno della vostra presenza, della vostra vicinanza e della vostra comprensione”, ha poi aggiunto il comandante dell’Arma nel corso del suo intervento. “Mario era parte di voi“, ha aggiunto e poi una promessa, rivolgendosi alla famiglia dello sfortunato militare: “Cercheremo di starvi vicino, perché è quello che si fa in una famiglia, voi continuerete a essere dei nostri“. Nel corso della commemorazione Nistri ha anche ricordato l’episodio che è valso l’encomio al vice brigadiere Cerciello Rega: “Mario, libero dal servizio, corse in aiuto di una madre la cui bambina fu colta da malore. Con la sua auto accompagnò la bimba in ospedale e dopo avere atteso che l’intervento dei sanitari scongiurasse più gravi conseguenze per la piccola, riaccompagnò figlia e madre a casa“. Uno slancio nei confronti del prossimo che la donna volle ripagare scrivendo una lettera speciale: “Non dimenticherò mai il gesto gentile di questo carabiniere, e soprattutto credo che non bastino i miei ringraziamenti per fargli comprendere la grandezza di ciò che ha fatto in un modo così semplice e spontaneo. È raro incontrare persone dal cuore così grande in un mondo pieno di ostilità ed egoismo”.
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