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Napoli – È sempre più muro contro muro tra gli aspiranti navigator, i procacciatori di lavoro per i percettori di reddito di cittadinanza, e il governatore della Regione Campania. A dare fuoco alle polveri è ancora una volta il numero uno di Palazzo Santa Lucia, più che mai intenzionato a tenere il punto: «Abbiamo fatto una battaglia contro il precariato e per favorire il lavoro stabile, questo significa che prima dovranno essere stabilizzati i 600 precari che lavorano in Anpal e, soltanto dopo, tutti gli altri selezionati con le procedure pubbliche che si seguono anche per i dipendenti della pubblica amministrazione».
Nessun passo indietro dunque dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che stamattina, a margine di una conferenza stampa nella sala giunta di Palazzo Santa Lucia, conferma di non avere alcuna intenzione di firmare la convenzione per l’assunzione dei 471 navigator previsti dal Governo per la Campania: «Il presidente dell’Inps sostiene che ci siano le risorse per stabilizzare i navigator? A me non risulta, non so che notizie abbia lui. Quando avremo le risorse ne saremo felici», chiosa De Luca. La posizione della Regione resta quella di abbattere «il precariato in un territorio che vive da decenni sotto l’urto delle emergenze, di tensioni e incertezze». Ai navigator selezionati dall’Anpal, De Luca dice che devono «trovare un lavoro stabile, magari con il concorso della Regione Campania. Intanto – ribadisce il numero uno di Palazzo Santa Lucia – ci aspettiamo che venga cancellato l’articolo 3 della bozza di contratto Anpal che legittima il doppio lavoro». I navigator, dal canto loro, hanno intanto già annunciato di essere pronti ad alzare il livello dello scontro anche a costo di scendere in piazza con manifestazioni di protesta.