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Napoli, oggi il voto del Consiglio sul bilancio: rischio sfiducia per de Magistris

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Napoli – La città è nel mezzo di un ciclone. Non solo l’emergenza Covid, ma anche tumulti nel Consiglio comunale. Mentre il sindaco interviene in tv parlando di iniziative clamorose che verranno varate a breve per contrastare la diffusione del virus, tra i consiglieri serpeggia il malumore.

Oggi è attesa la votazione per approvare il bilancio comunale. La situazione si trascina da tempo. Il bilancio era da approvare entro ottobre. La prefettura ha imposto la giornata di domani come termine ultimo per tutti i comuni che ancora non hanno provveduto. Nel caso in cui il Consiglio non riuscisse a varare il bilancio, allora la prefettura imporrà un ulteriore termine da rispettare tassativamente, pena il commissariamento. In caso di voto contrario, invece, è previsto lo scioglimento del Consiglio comunale.

Il sindaco non sembra preoccupato, o meglio si mostra più concentrato sulla lotta la virus che sulle questioni di politica cittadina. Attacca Regione e Governo, colpevoli, agli occhi del primo cittadino “irresponsabilità e assenza di trasparenza” e indossa la maglia dell’interventista, dichiarandosi pronto a sentire il prefetto e dare “un segnale a chi vuole prenderci in giro”.

Nel frattempo si smarca dalle accuse, come quella della responsabilità di aver lasciato aperto il lungomare, preso d’assalto dai cittadini durante il fine settimana. “Non chiuderò una strada, magari il problema fosse solo una strada“, continua a ripetere de Magistris che, impegnato ad invadere le competenze altrui, proponendo zone rosse e dichiarandosi pronto a “mettere i soldi nelle tasche delle persone” se gli dessero i poteri, poco si preoccupa dei suoi compiti istituzionali, oltre che delle urgenze della città. Approvare il bilancio anzitutto. Ecco che la lotta al Covid diventa un mezzo per compattare attorno a sé una maggioranza che, nei fatti, non esiste più da tempo.

Ieri la giunta ha pubblicato un bando per cercare alberghi e strutture similari per ospitare il personale sanitario impegnato nella lotta al virus, mentre i suoi rassicurano che il sindaco chiederà al governo fondi per il sostegno delle attività commerciali che, se non sono già chiuse, rischiano seriamente il fallimento.

Tutto questo accade mentre il Consiglio, almeno in apparenza, tenta in tutti i modi di far cadere de Magistris a soli sei mesi dal termine del mandato. Colpevoli di non averlo sfiduciato negli scorsi anni, forse perché desiderosi di mantenere lo scranno consiliare, le opposizioni ora tentano l’affondo finale, mentre entrambi gli schieramenti sono alla conta dei voti. Il sindaco, mentre con fare allarmato paventa l’idea che, in caso di eventuale commissariamento “in città salta tutto, si fermano servizi e cantieri”, tenta di ricompattare i suoi e spera di salvarsi facendo affidamento sugli assenti. Al momento de Magistris conta su un numero quasi certo di 17 voti, sperando in un ultimo arrembaggio agli indecisi.

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