Napoli – Lunedì di inferno sulla Tangenziale di Napoli. Nonostante la sospensione del pedaggio stamattina sono state ancora una volta pesantissime le ripercussioni sul traffico veicolare lungo l’asse Pozzuoli-Capodichino, con tempi di percorrenza abbondantemente superiori ai sessanta minuti. La Tangenziale napoletana, com’è noto, sta vivendo giorni a dir poco complicati a causa degli interventi di manutenzione resisi necessari ai malconci piloni del viadotto di Capodichino. I lavori andranno avanti almeno fino a metà gennaio e, com’è apparso chiaro da subito, il traffico sarebbe andato in tilt a causa del restringimento della carreggiata. E così è stato. Quelle che ne sono scaturite sono state scene di vera e propria isteria collettiva, con migliaia di automobilisti incolonnati fin dal primo mattino in attesa di poter raggiungere l’agognata destinazione.
La speranza, dopo l’estenuante braccio di ferro tra Comune di Napoli e Tangenziale di Napoli Spa consumatosi la scorsa settimana, era che almeno la sospensione del pedaggio contribuisse a migliorare un po’ la situazione sotto il profilo del traffico. Invece al primo banco di prova ecco che, puntuale, la viabilità è andata di nuovo in tilt. Già dalle 7,30 di stamattina le corsie di ingresso erano letteralmente intasate di auto: soprattutto quelle di Fuorigrotta, Vomero e zona Ospedaliera. Tempi di percorrenza ancora una volta lunghissimi, dunque, per raggiungere le uscite di corso Malta e Capodichino.
Intanto ieri l’assessore comunale ai Trasporti e alle Infrastrutture, Mario Calabrese, ha ribadito la propria posizione: “Sono stato io nel 2015, a causa della chiusura della galleria Vittoria, ad aprire via Partenope al traffico veicolare. E sono stato sempre io a redigere il documento che individua le modalità da mettere in campo nelle varie situazioni di emergenza in quelle aree. Documento poi inviato agli assessori alla protezione civile, prima Sodano e poi Del Giudice, oltre che agli uffici competenti. Il documento contempla l’apertura di via Partenope. Ovviamente tutto fatto”. Tradotto l’isola pedonale del lungomare di Napoli può anche, all’occorrenza, essere sospesa ma non in questa fattispecie. Il Comune ritiene infatti che i flussi di traffico che interessano la Tangenziale e quelli che interessano la linea di costa siano sostanzialmente diversi e dunque non intercambiabili.
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