Napoli – Napoli al collasso a causa del traffico spaventoso causato dei lavori in corso sulla Tangenziale. Maxi ingorghi si sono avuti dal centro ai quartieri periferici. Ai cantieri al manto stradale, con i restringimenti di via Marina si è aggiunto il blocco sulla Tangenziale per i controlli alla statica del viadotto di Capodichino, che hanno spinto molti automobilisti ad attraversare la città dopo il caos di ieri. Le auto sono rimaste in coda per molte ore. Ingorghi si sono susseguiti soprattutto intorno alla stazione centrale, mentre nel quartiere Fuorigrotta è stato chiuso il sottopasso Claudio.
A fronte di una situazione ormai emergenziale, la classe politica locale prova intanto a intavolare le prime possibili soluzioni: “La sofferenza degli automobilisti napoletani che percorrono il fondamentale asse della Tangenziale di Napoli in questi giorni, forse non ha eguali nella storia della città. Una difficoltà preannunciata peraltro anche da una recente intervista dal presidente Paolo Cirino Pomicino. Lavori di verifica al viadotto di Capodichino continueranno per circa 20 giorni ancora”. Ad affermarlo è il consigliere comunale del Pd, Diego Venanzoni, che rilancia: “Anche oltre un’ora di attesa per chi percorre quel tratto stradale, con drammatiche conseguenze, ritardi enormi nel raggiungere il proprio posto di lavoro. L’amministrazione comunale di Napoli, come in altre circostanze, risulta essere sorda a qualsiasi appello, come pare anche il prefetto di Napoli risponda picche. L’unico modo per risarcire i cittadini napoletani nei prossimi giorni di annunciato disagio e senza organizzazione alcuna, e’ quello di aprire i caselli della Tangenziale stessa e far risparmiare il pedaggio agli utenti napoletani”, conclude l’esponente dem Venanzoni.
Intanto il consigliere comunale Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture, ha convocato per venerdì mattina in via Verdi il management della Tangenziale Napoli Spa e l’assessore comunale ai Trasporti Mario Calabrese, oltre al comandante della polizia locale Ciro Esposito. In merito ai contenuti della riunione vige al momento il massimo riserbo, ma stando alle prime indiscrezioni trapelate l’idea al vaglio è quella di far durare il meno possibile i lavori mantenendo aperti i cantieri anche nelle ore notturne.
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