Napoli – Il Sassuolo torna a casa bastonato dopo il match al San Paolo contro il Napoli di mister Sarri che, anche questa volta, è chirurgico e riesce a siglare tre reti. L’allenatore del Sassuolo Cristian Bucchi è rammaricato perché, secondo lui, la prestazione c’è stata ma si dice anche consapevole di aver affrontato “una squadra che aggredisce alta, che ti soffoca, che ti lascia poco spazio”.
Al di là del rammarico, però, c’è anche soddisfazione. “Sono contento – dichiara Bucchi – di come i ragazzi hanno interpretato la gara. Avevamo di fronte la squadra che probabilmente gioca il miglior calcio in Europa ma penso che la nostra parte l’abbiamo fatta. Abbiamo fatto un gol, preso due pali e ci sono stati due episodi dubbi in area. L’unico neo e’ quello di aver concesso al Napoli dei gol facili”.
Eppure i neroverdi avevano pensato a tutto ma non è bastato. “Avevamo preparato la partita – dichiara Bucchi – con l’uscita della palla alle spalle della linea difensiva avversaria: una delle tre punte doveva venire incontro e le altre due lanciarsi nello spazio. Quando siamo riusciti a farlo siamo stati pericolosi contro una squadra che concede pochissimo. Oltre al gol abbiamo preso un incrocio e una traversa, ci sono stati due episodi dubbi nell’area del Napoli, diciamo due quasi rigori, e abbiamo costruito altre occasioni”.
Per il coach neroverde Bucchi il problema del Sassuolo contro il Napoli non si è presentato in attacco ma in difesa: “Abbiamo preso tre gol più che evitabili. Il primo è stato regalato: avevamo palla e bastava scaricare al portiere e poi ne abbiamo subiti altri due su corner”. Il Sassuolo pero’ segna poco: “E’ vero, difettiamo nella mira. In alcune partite siamo stati poco lucidi, altre volte ci siamo fatti prendere dalla frenesia. Oggi siamo stati anche sfortunati con due legni. Sono momenti”.
Alla domanda sulla differenza tra Napoli e Juventus risponde: “Sono diverse. La Juve in certi momenti sembra in grado di non accelerare, di gestire la gara col possesso palla. Il Napoli invece preme sempre sull’acceleratore, è travolgente. Sembra che possa segnare cinque o sei gol a partita ma deve sempre tenere i ritmi altissimi. Sono rimasto comunque molto impressionato dal Napoli, è in netta crescita rispetto all’anno scorso ed esprime un gran gioco. Credo sia l’anno giusto per giocarsi qualcosa di importante”.