Napoli – La conferenza stampa di Maurizio Sarri a Dimaro dopo le quattro amichevoli in Trentino, riporta il Napoli sulla terra. “Non siamo favoriti per lo scudetto”, ha dichiarato l’allenatore del Napoli che ha espresso pochi concetti ma chiari. Ha riportato le truppe sulla terra. “Il Napoli favorito per lo scudetto è un’enorme ca…”. E ha aggiunto che i giornali napoletani sono caduti nel trappolone.
È difficile migliorare – “La squadra non ha più i margini di miglioramento di due anni fa, ora si lavora sui particolari. Uno di questi particolari è lavorare sulle palle inattive ed evitare di prendere gol stupidi. Se ho un potenziale di dieci, posso facilmente arrivare a otto o a nove. È l’ultimo 10% l’aspetto più difficile. Se siamo usciti con l’amaro in bocca la scorsa stagione, figuriamoci negli anni precedenti visto che è stata la miglior stagione della storia del Napoli a livello di punti”.
Lo scudetto – “Ho una mente matematica. Veniamo da un terzo posto e ci sono due club come Milan e Inter che stanno facendo un mercato molto importante. È una enorme cazzata credere che siamo favoriti, c’è gente che ci tira in mezzo e la stampa napoletana ci cade dentro fino ai piedi. Il nostro mercato non ha stravolto la squadra, siamo gli stessi dello scorso anno. Se tutto va bene, siamo gli stessi dell’anno scorso e quindi abbiamo due squadre davanti. In più ci sono le due milanesi: una sta facendo un mercato eclatante e l’altra ha preso il miglior direttore sportivo italiano e il miglior allenatore italiano”.
Il Napoli è di De Laurentiis – “In questo ritiro abbiamo lavorato tanto. Sono soddisfatto dall’atteggiamento dei ragazzi. Vi piace parlare di mercato e di colpi. Poi bisogna sempre verificare che si tratti realmente di colpi. Il Napoli è di De Laurentiis, non è mio. Lui fa le scelte della società e io mi adeguo. Non ho richieste particolari da fare, allenerà la rosa che avrò a disposizione. Aver disputato un grande girone di ritorno nello scorso campionato non offre alcuna garanzia per il prossimo. Sento troppo parlare di essere protagonisti nel prossimo campionato. I ragazzi possono fare bene ma bisogna avere la testa giusta. Il girone di ritorno è stato fatto bene in un campionato che molto probabilmente era meno difficile di quello che ci aspetta, visto che ci sono squadre che si stanno rinforzando in maniera importante. E se si perde solo una delle caratteristiche che ci hanno contraddistinto nel girone di ritorno, non siamo destinati a fare gli stessi risultati. Bisogna avere grande umiltà e grande mentalità per sperare di fare bene, ma non è detto che questo ci garantisca di essere protagonisti”.
I preliminari – “Non bisogna sovraccaricare di tensione il preliminare di Champions. È una partita molto importante per il Napoli ma non sarà né un trionfo né una disgrazia nel caso in cui non dovessimo passare. È una partita difficile per le squadre italiane, i risultati lo dimostrano, lo sappiamo. Non ci dobbiamo abbattere. Poi il campionato sarà un’altra storia, ma la partita di può lasciare il segno quindi bisogna passare il turno”.
La tournée in Cina – “Faccio fatica a pensare all’inizio del campionato, visto che ho in testa il preliminare di Champions, figuriamoci l’eventuale tournée del prossimo anno. Alcuni allenatori hanno detto che è un’esperienza devastante. È difficile qui per tre settimane, figuriamoci in giro per il mondo. Se fosse per me, non ci andrei. Ma è presto, vedremo”.
Mertens centravanti – “Mertens penso che non gradirebbe tornare a fare l’esterno, e avrebbe anche ragione visto che ha dimostrato di essere più forte da centravanti che da esterno. Ciò non toglie che qualche volta possa giocare anche da esterno. In certe partite, lui e Milik potranno giocare anche insieme”.
Reina – “Mi fido talmente tanto di Reina che la problematica del suo contratto in scadenza non la vedo. Non lo vedo agitato per il contratto, è una questione che andava risolta prima. Se la società vuole cercare un portiere per il futuro, non lo so e non mi interessa. Conosco le qualità morali e di attaccamento di Reina, quindi sono tranquillo. Poi, se sta più sereno con un contratto, è meglio per tutti e io sono più contento”.
La crescita di Rog, Diawara e Zielisnki – “Sono contento che i calciatori abbiano rinunciato alla quarta settimana di ferie. Da Rog, Diawara e Zielisnki mi aspetto un po’ di crescita. Sono in netta difficoltà in questa fase della preparazione. Zielinski deve fare un piccolo salto in avanti dal punto di vista della personalità, può fare molto di più. Mi aspetto l’assestamento per gli altri due”.
Ounas – “E’ un giocatore giovane e dal grande potenziale. Ma sarebbe sbagliato caricarlo di responsabilità. Vista la poca esperienza, andrà atteso e non sovraccaricato di grandi responsabilità. Di sicuro ha prospettive per poter far bene”.