Napoli – Raccolta sempre più al ralenti, l’emergenza rifiuti torna ad affacciarsi sulle strade del quartiere Chiaia. Decine di cumuli hanno fatto capolino nelle scorse ore nel “salotto buono” della città invadendo letteralmente i marciapiedi. È successo, in particolare, in via Giosuè Carducci, proprio di fronte all’ingresso del liceo classico Umberto I, nell’adiacente via Vittorio Imbriani, ma anche nel dedalo di vicoletti di San Pasquale, cuore pulsante della movida della zona.
Fino alle prime luci del mattino sono così rimasti stralcolmi sia i cassonetti della differenziata che quelli dell’indifferenziata. Una situazione incresciosa che ha lasciato ai residenti della zona che volevano conferire i propri sacchetti due uniche opzioni: riportare la spazzatura a casa o depositarla vicino ai contenitori già saturi. Il disastroso esito non si è fatto attendere. Già a mezzanotte le strade del quartiere erano piene di rifiuti e così sono rimaste almeno fino alle prime luci del mattino, quando gli operatori dell’Asìa sono finalmente entrati in azione per eseguire la raccolta.
Che per la racconta differenziata siano giorni difficili lo aveva già evidenziato in settimana il presidente della della Municipalità Chiaia-Posillipo-San Ferdinando, Francesco de Giovanni, che senza tanti giri di parole aveva attaccato a muso duro l’operato del Comune: “L’Amministrazione – aveva spiegato – ha dimostrato tutta la propria incapacità nel gestire i rifiuti. Il problema ad oggi è non sapere dove scaricare dopo averli raccolti. Problematica che grava tantissimo sulle spalle del sindaco de Magistris, che non ha voluto costruire un termovalorizzatore, che avrebbe creato occupazione e ricchezza per il territorio. È il paradosso di Napoli, città dove ad oggi non abbiamo un posto dove conferire i rifiuti, se non ad Acerra che ora però non ce la fa più”. Una situazione labirintica, che a questo punto potrebbe impiagare ancora diverse settimane, se non mesi, prima di tornare alla normalità.
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