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Napoli – Corsa contro il tempo per disinnescare la bomba ecologica di Napoli Est. Dopo la veemente protesta inscenata stamattina dai residenti, il Comune scende in campo per provare ad arginare l’emergenza. Sotto accusa, com’è noto, c’è il sito di stoccaggio di via Nuova delle Brecce che ormai da settimane sta sprigionando dei micidiali miasmi tra San Giovanni a Teduccio e Poggioreale. Dopo alcuni giorni di silenzio, l’assessore comunale all’Ambiente Raffaele Del Giudice ha deciso di intervenire sulla querelle stabilendo un primo punto fermo: “Entro venti giorni quella piattaforma sarà azzerata. Si è trattato di una soluzione temporanea adottata in vista della chiusura del termovalorizzatore di Acerra e così sarà”.
A tenere banco stamattina è stato il presidio organizzato da alcuni residenti del quartiere, i quali hanno “occupato” l’ingresso al sito dell’ex Icm impedendo ai camion della partecipata comunale Asìa di entrare nell’area. Preso atto del disagio che il quartiere sta vivendo, l’assessore Del Giudice non fa però mistero di alcune perplessità: “Qualcuno sta dando informazioni non vere pur di cavalcare le paure della gente. Purtroppo gli ultimi incendi subiti dagli impianti Stir della Campania ci hanno fortemente danneggiati, ma lo svuotamento dell’area di via Nuova delle Brecce va avanti. Da qui ai prossimi venti giorni quella piattaforma sarà azzerata. Se poi la Municipalità ha delle proposte da sottoporci che ben venga. Il Comune è sempre felice quando c’è il confronto con il territorio. Ad ogni modo sia chiara una cosa, quei rifiuti non rappresentano un pericolo né per l’uomo né per l’ambiente, dal momento che non ci sono rischi di infiltrazioni di percolato nella falda acquifera”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Francesco Vernetti, consigliere comunale e membro della commissione Ambiente in via Verdi: “Il sito di via Nuova della Brecce è temporaneo e stiamo facendo tutto il possibile per svuotarlo nel più breve tempo possibile. I residenti ci diano una mano collaborando ed evitando manifestazioni come quella di stamattina, che finiscono soltanto per rallentare l’ingresso dei camion e, di conseguenza, il trasferimento dei rifiuti”.