NAPOLI – Si sono visti negli occhi in un bar di Posillipo. Pd e Movimento 5 Stelle hanno scelto uno dei luoghi più romantici della città per dirsi sì. E, per dirla col film di Renzo Arbore, “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non per sancire Gaetano Manfredi candidato unitario?”.
L’intento dei parlamentari Alessandro Amitrano, Luigi Iovino e Gilda Sportiello, dei consiglieri di Municipalità Lorenzo Iorio e Fabio Greco per il Movimento 5 Stelle e di Marco Sarracino, Paolo Mancuso e Ilaria Esposito rispettivamente segretario, presidente e rappresentante giovanile del Partito Democratico di Napoli è stato proprio questo.
Il segnale che l’ex rettore della Federico II attendeva per uscire allo scoperto lo riassume in una nota dettata all’Ansa proprio Sarracino: “È stato un incontro molto proficuo. Esiste una sincera sintonia tra le nostre forze politiche. Abbiamo discusso – ha detto Sarracino – delle priorità di cui in questo momento ha urgente bisogno la città: dalla lotta alle diseguaglianze a politiche di sviluppo in chiave ecosostenibile, dal miglioramento dei servizi minimi essenziali alla mobilitazione contro la criminalità organizzata. Vogliamo
scrivere una nuova storia per Napoli lavorando ad una alleanza larga e coesa, dal Movimento 5 Stelle alle forze che con noi hanno vinto le ultime elezioni regionali, che ci auguriamo possa essere il primo passo di un percorso per la costruzione di un nuovo campo alternativo alla destra sovranista di Salvini, che ha sempre lavorato contro gli interessi e la tutela dei diritti dei cittadini del sud e di Napoli”.
Questo è stato uno dei primi, e il più importante, degli obiettivi che si era posto il nuovo gruppo dirigente del Pd e siamo sulla buona strada per realizzarlo”.
Per compiere quella strada, ora, serve solo il sigillo ufficiale di Manfredi.