È un Bloody Sunday in casa Giordano – De Majo, quindi a Insurgencia, quindi a Palazzo San Giacomo. Ieri sono saltati i concerti alla notte bianca della seconda municipalità: direttore artistico Gianfranco Gallo e pronti a suonare gratuitamente Tony Esposito, Maurizio Capone, Marco Zurzolo e Maldestro. Mancavano le autorizzazioni per gli strumenti elettrici e non fa nulla che palco, luci e strumenti musicali fossero pronti a diramare un messaggio contro i muri dei nostri tempi ai quali la giunta insorgente si oppone con concerti, regate e concertini. Ma mentre in piazza del Gesù si consumava il misfatto la pagina locale di Repubblica scopriva che l’assessore alla cultura e al turismo, Eleonora De Majo, promossa in giunta da Luigi de Magistris anche per le numerose battaglie contro la gentrificazione e turistificazione, ha fatto della sua casa di 145mq nel centro storico di Napoli un b&b.
In Italia si fa fatica a ricordare un assessore che in meno di 12 ore abbia collezionato più disfatte di Eleonora De Majo. Eppure il cerchio insorgente e magico che governa la città: Pietro Rinaldi a capo di gabinetto della Città metropolitana; il compagno di Eleonora De Majo e noto salutatore con il dito medio alzato dal palazzo della giunta, Emilio Giordano, assessore alla terza municipalità, Ivo Poggiani presidente della terza municipalità, Rosario Andreozzi capogruppo demA in consiglio comunale, continuano a promuovere sui social l’Eleonora delle disfatte perché possa essere spendibile in quanto donna, giovane e presunta rivoluzionaria a possibile sindaco di Napoli. Ieri per le vie del centro si aggirava anche il rimpianto ex assessore alla cultura Nino Daniele. La giunta dei concertini non riesce a fare più nemmeno quelli.