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Napoli, il mistero del vaccino anti-Covid proveniente dalla Cina

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Napoli – Mentre il mondo intero continua a combattere contro il Covid-19 in attesa che il vaccino venga prodotto e distribuito, inizia a circolare la notizia secondo cui alcuni membri della comunità cinese si sarebbero già sottoposti al trattamento. Un mercato clandestino di difficile accesso, dove i soldi di per sé non bastano ad ottenere la dose, ma è necessario anche avere i giusti agganci in Cina, dove il vaccino sviluppato non è ancora distribuito alla popolazione.

Siamo a conoscenza che, nell’ambito delle comunità cinesi campane, c’è stato qualche episodio riguardo l’arrivo del vaccino direttamente dalla Cina ma prendiamo le distanze da quanto accaduto in maniera clandestina e illegale – spiega al Mattino Wu Zhiqiang, portavoce della comunità cinese a Napoli -. Dalle informazioni che abbiamo, il vaccino arriverebbe per posta privata ed è di semplice somministrazione, come una qualsiasi siringa ma si tratta di un’operazione complessa”.

I cittadini cinesi che hanno si sono già fatti inoculare il vaccino però, non necessariamente si sono rivolti al mercato clandestino. Da quanto si apprende, alcuni di loro si sarebbero recati direttamente in Cina per la vaccinazione: “Alcuni membri delle nostre comunità in Campania, hanno avuto l’opportunità di vaccinarsi, tornando nei paesi di origine ma, anche in questo caso, non è semplice perché bisogna avere ugualmente una buona rete di conoscenze – prosegue Wu -. Il fenomeno della rincorsa al vaccino cinese si sta verificando recentemente perché, dalle notizie che abbiamo, solo il farmaco attuale ha una reale efficacia, stimata intorno al 92%. I vaccini cinesi precedenti non si sono rivelati adatti e hanno avuto un uso sperimentale senza arrivare alla vera commercializzazione e distribuzione da parte degli enti sanitari”.

I sospetti che il vaccino stia circolando anche qui in Italia sono amplificati dal fatto che dal mese di ottobre nella città metropolitana di Napoli si sono registrati soltanto 5 casi di positività tra i cittadini cinesi. La comunità, però, pone molta enfasi sul fatto che c’è “grande attenzione dei cinesi nel rispettare le norme, non abbassare mai la mascherina e igienizzare sempre le mani”.

La Guardia di Finanza, ad ogni modo, condurrà delle verifiche sui pacchi provenienti dalla Cina e su tutto ciò che può essere riconducibile al trasporto di medicinali al fine di trovare e sequestrare materiale sanitario non conforme agli standard nazionali e dell’Unione Europea.

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