Napoli – La città fragile torna a sgretolarsi sotto il peso del maltempo e, soprattutto, dell’incuria. Un grave smottamento si è verificato all’alba di oggi in via Zanfagna, nel quartiere Fuorigrotta, dove il terreno franato a causa delle ultime piogge è arrivato quasi a lambire i fabbricati dei residenti. La strada in questione ormai da due anni e mezzo vive in uno stato di profondo abbandono. E sotto accusa finisce ancora una volta, in primis, il Comune di Napoli.
Nel 2017 il costone compreso tra via Zanfagna e via Manzoni è stato devastato da un grave incendio, le cui conseguenze si fanno ancora oggi sentire. Da allora, infatti, gli alberi andati in fiamme non sono stati mai più sostituiti. In compenso il tratto di strada esposto al rischio crollo è stato ampiamente transennato, riducendo la via a un unico senso di marcia. Tanta incuria non ci ha messo molto a presentare il conto. Stamattina, alle 5,45, il muro contenitivo alle spalle del palazzo al civico 126 di via Zanfagna si è letteralmente sbriciolato facendo franare terreno e alberi a due passi dal fabbricato. Sul posto si sono subito precipitati vigili del fuoco e uomini della protezione civile, i quali hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area. Per fortuna non sono stati registrati feriti o danni all’edificio. La paura tra i residenti resta però tanta e le previsioni meteo per i prossimi giorni sono tutt’altro che rassicuranti.
Della questione si sta interessando da tempo anche il consigliere della Municipalità 10, Antonio Scialò, che dopo i fatti di stamattina non fa mistero della propria amarezza: “In questo vicenda – sbotta – il disinteresse della classe politica locale lascia davvero senza parole. Ormai da due anni faccia richiesta al Comune di intervenire rialberando la zona e verificando le condizioni statiche del muro, ma ad oggi nulla è cambiato. Francamente non capisco cosa si stia aspettando a risolvere il problema. Forse che il terreno frani del tutto costringendo oltre quaranta persone a lasciare le proprie abitazioni?”.