Napoli – La prima mossa che ha fatto da responsabile di Forza Italia a Napoli è stata su WhatsApp: ha condiviso un’immagine da cartolina di Napoli con un simbolo del partito di Berlusconi e con su scritto “Whatever it takes“.
Fulvio Martusciello alla Mario Draghi. “Napoli, costi quel che costi“, come da famoso slogan utilizzato nel 2012 dall’allora Governatore della Banca Europea.
Ora, i più attenti ricorderanno anche ciò che Draghi disse subito dopo le celebri 3 parole con le quali stoppò le speculazioni finanziarie: “Belive me, it will be enough” (“Credetemi, sarà abbastanza”). Draghi ama i western. E quest’altra frase la pronunciò proprio come quegli eroi da saloon che fanno per andarsene, salvo, improvvisamente, voltarsi di nuovo e dare la battuta ad effetto.
Ecco. Chissà se anche Martusciello ha voglia di soffiare sulla sua pistola. E, soprattutto, come. Perché, a ben vedere, spiegano i suoi, il suo “Napoli, whatever it takes”, è sì una sfida per la conquista del Palazzo di città (per il centrodestra sarebbe la prima volta). Ma i più attenti fanno anche notare che il “costi quel che costi”, nel manifesto che ha fatto girare, è proprio immediatamente sotto il simbolo di Forza Italia – Napoli.
E quindi: sui gruppi Whatsapp, c’è chi fa notare che magari è la promessa che, costi quel che costi, la Forza Italia di Martusciello non rinuncerà mai al suo simbolo e alla sua identità politica. Volendo rimanere nella metafora western, il simbolo del partito rappresenta la stella dello sceriffo a cui non si vuole rinunciare.
Senz’altro, un messaggio a Catello Maresca, il candidato sindaco in pectore del centrodestra che vorrebbe i berlusconiani dalla sua parte sotto mentite spoglie: raggruppati in una semplice lista civica. “Whatever it takes”, dal punto di vista del magistrato/(mezzo) candidato. Ma chissà se, in questo caso, sarebbe anche abbastanza.