San Giorgio a Cremano (Na) – L’ombra del clan Mazzarella torna ad allungarsi prepotentemente sull’hinterland vesuviano. Una bomba carta è stata fatta esplodere la notte scorsa, poco dopo le 2, davanti all’ingresso della gioielleria “Mariarosaria Esposito”, al civico 26 di corso Umberto I. Lo scoppio non ha per fortuna causato feriti, ma soltanto dei lievi danni alla vetrina e alla saracinesca.
L’esplosione è stata violentissima. Un boato forte a tal punto da essere sentito distintamente in tutto il quartiere. Ricevute le prime richieste di intervento, sul posto si sono subito precipitati i carabinieri della locale stazione, che adesso indagano sul raid. Ascoltati nell’immediatezza dei fatti, i titolari della nota gioielleria hanno sostenuto di non aver mai ricevuto minacce o richieste di denaro di natura estorsiva. Eppure proprio la pista del racket resta al momento quella più battuta. Pochi mesi fa l’attività commerciale in questione aveva subito anche un furto, il cui bottino fu quantificato in circa 90mila euro. Due episodi inquietanti che, secondo gli investigatori dell’Arma potrebbero essere collegati tra loro. La zona in cui è avvenuto il raid, così come l’intero comune di San Giorgio a Cremano, ormai da anni è considerato come una delle roccaforti del clan D’Amico di San Giovanni a Teduccio, gruppo di “mala” strettamente collegato alla potente e temibile famiglia Mazzarella.
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