Napoli – Napoli sepolta dai rifiuti, il Comune prova a correre ai ripari dopo la (quasi) chiusura del sito di stoccaggio di via Nuova delle Brecce. L’area di conferimento della frazione organica di Napoli Est nelle scorse settimane aveva sollevato un vespaio di polemiche e proteste, con i residenti dei quartieri Barra e San Giovanni a Teduccio più volte scesi in strada per urlare la propria rabbia contro i miasmi nauseabondi provenienti dell’area. Archiviata quell’esperienza infernale, resta il fatto che molte strade della città versano però ancora in condizioni critiche. Per questo motivo Palazzo San Giacomo ha appena individuato un nuovo spazio nel quale trasferire i rifiuti prelevati dall’Asìa, o quantomeno quelli ingombranti. La scelta è ricaduta su Scampia, precisamente su viale della Resistenza.
La decisione dell’amministrazione comunale è stata messa nero su bianco all’interno dell’ordinanza firmata dal sindaco Luigi de Magistris a metà ottobre. Sfogliando il documento, nel cui incipit vengono ripercorse le tappe che hanno innescato l’ultima crisi dei rifiuti, dallo stop al termovalorizzatore di Acerra alla crisi del sito Ex Icm, si scopre così che la partecipata Asìa provvederà “nell’area di viale della Resistenza a Scampia alle opere occorrenti per consentire lo stoccaggio degli ingombranti”. L’azienda di igiene urbana dovrà quindi realizzare “una piazzola in pavimentazione industriale, con impermeabilizzazione, sistema di captazione e raccolta delle acque, e copertura mobile, nonché alla pavimentazione con asfalto di una parte di area sterrata alle spalle della superficie già asfaltata usata per il rimessaggio degli automezzi”. L’utilizzo del nuovo impianto è stato fissato per un periodo di sei mesi.
Il nuovo piano sta però già suscitando più di qualche malumore e preoccupazione. A partire degli operai della partecipata comunale Asìa. Con una missiva appena inviata da uno dei sindacalisti all’amministratore unico Francesco Iacotucci e al direttore tecnico Paolo Stanganelli viene infatti richiesto “un incontro urgente per avere notizie in merito alla nuova piattaforma di Scampia, così da assicurarci che tutti i criteri di salute e sicurezza sul lavoro rispecchino le normative vigenti”. Tra polemiche e scenari incerti, la crisi dei rifiuti sembra non accennare ancora a mollare la presa.
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