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Napoli, Dema contesta le file per i vaccini ma dimentica quelle per i trasporti

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Napoli – File e code a Napoli anche durante il gelo dell’inverno che attanaglia la città e le paure del Covid. Non sono le code per vaccinarsi contro il virus – al centro oggi delle polemiche per il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – ma bensì le attese che devono subire i cittadini per accedere nelle stazioni di: metro, bus e funicolari del capoluogo.

Una situazione allarmante che le sigle sindacali denunciano da quando è iniziata la pandemia. Ma incredibilmente il primo cittadino pare che non ci ha mai fatto caso. Eppure i dipendenti del trasporto pubblico locale segnalano da almeno 6 mesi lo stato di agitazione presente quotidianamente all’esterno delle stazioni di Napoli.

Il sindaco – racconta Adolfo Vallini dell’Usb – piuttosto di pensare alle file altrui dovrebbe preoccuparsi delle proprie. Sono mesi che denunciamo pericolosi assembramenti alle fermate dei bus e sui mezzi aziendali, chiedendo, ad alta voce, il potenziamento del servizio attraverso l’assunzione stabile di conducenti. Richieste che restano inascoltate dall’amministrazione comunale”.

Siamo passati – chiarisce il sindacalista – dalle lunghe file sotto al cocente di luglio alle interminabili attese al freddo e al gelo di dicembre. In nove mesi non si è fatto nulla per potenziare il servizio di trasporto pubblico a Napoli e renderlo sicuro”. E così, dopo mesi di silenzio in merito alla questione più volte denunciata da utenti e sindacati, il sindaco Metropolitano pare scoprire solo oggi i disagi e le paure che si annidano quando si registrano lunghe file di persone mentre si affronta la lotta al coronavirus.

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