Napoli – Notte di puro terrore sulle strade del Vomero, c’è almeno un nome “eccellente” tra quelli dei giovanissimi presunti banditi fermati dalla polizia al termine di uno spericolato tentativo di fuga consumatosi lungo viale Michelangelo. Si tratta di Carmine Nocerino, 23 anni appena e alle spalle già diversi guai con la legge. Non solo, il ragazzo è anche, forse soprattutto, il figlio del ras dei Quartieri Spagnoli Maria D’Amico, a sua volta sorella della defunta boss Nunzia, uccisa in un agguato di camorra al Parco Conocal di Ponticelli.
Nocerino era già finito in manette nel 2016 nell’ambito di un’operazione antidroga messa a segno dalle forze dell’ordine ai Quartieri Spagnoli. In quella circostanza, oltre a lui, furono arrestati la madre e il compagno, Luigi Nocerino. Il 23enne pare non sia riuscito a tenersi troppo a lungo lontano dai guai e così nella notte a cavallo tra giovedì e venerdì ecco che è scattato il nuovo arresto. Nocerino junior si trovava infatti insieme a Giuseppe Sorrentino 21enne, Ciro Marrazzo 20enne, Antonio Pipolo, 21enne, e un 17enne, tutti già noti alle forze dell’ordine, e sono stati ammanettati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ricettazione e porto abusivo di armi. Nella banda si trovava anche una giovane donna incinta, che è stata però rilasciata già nelle ore successive al fermo.
Le indagini sulla vicenda si apprestano intanto a entrare nel vivo. Resta infatti da decifrare il motivo per il quale la gang si aggirasse armata di pistola nel cuore della notte tra le vie del Vomero. Gli investigatori escludono che i cinque si apprestassero a compiere un raid intimidatorio, più probabilmente l’arma sarebbe servita a scopo di rapina. Ad ogni modo la pistola è stata già inviata ai tecnici della Scientifica, i quali ne accerteranno a breve l’eventuale impiego.