Napoli – Si torna in Aula. Fissato per il 25 maggio il Consiglio comunale. Sindaco, giunta e consiglieri comunali si riuniranno nella Sala Baroni del Maschio Angioino e non in quella di via Verdi, troppo piccola per assicurare il distanziamento sociale. Non più in modalità telematica quindi, ma per la prima volta dopo lo scoppiare dell’emergenza sanitaria, di nuovo fisicamente. E tutti con mascherina sul volto. Una seduta che non sarà aperta al pubblico che potrà seguire il Consiglio comunale di Napoli in diretta streaming.
In tutto quaranta consiglieri comunali, più il sindaco con i dodici assessori della giunta e sei dipendenti comunali. Oltre alla stampa, per cui si sta pensando di procedere tramite prenotazione, così da poter gestire il numero. Secondo quanto spiega anche il presidente del Consiglio comunale, Sandro Fucito la Sala è talmente amplia da garantire il distanziamento sociale di un metro. Ai banchi di legno, che contano in situazioni normali circa 60 posti e che potranno essere sfruttati solo in parte, verranno aggiunte sedie ai lati e al centro della sala. Una sala che ha una capienza totale, parliamo sempre di tempi normali e considerando non solo i posti a sedere, di circa 500 persone.
Prima del Consiglio comunali i locali saranno sanificati e, assicurano, saranno adottate tutte le misure di prevenzione e sicurezza previste, dal distanziamento sociale agli igienizzanti. Ma il Consiglio comunale di Napoli su cosa discuterà? Per ora è stata stabilita solo la data, l’ordine del giorno verrà stilato nella prossima Conferenza dei capigruppo che si terrà il 18 maggio. Questo perché ancora non è chiaro se alcune recenti delibere di giunta, molte riguardanti l’emergenza Covid-19, saranno o meno sottoposte anche al parere del Consiglio comunale.
Intanto oggi il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris incontrerà i consiglieri di opposizione, nell’ambito degli incontri promossi per “preparare al meglio” il Consiglio comunale per la fase due. Provando così ad “affievolire le differenze tra maggioranza e opposizione” e “ripartire tutti insieme, altrimenti diventa tutto più complicato”, come affermato nell’ultimo Consiglio telematico.