Il Napoli per il terzo giorno a Dimaro lavora al cospetto di mister Sarri per preparare la prossima stagione. In Trentino per il settimo anno consecutivo c’è anche Marek Hamsik, alla sua decima stagione con la maglia azzurra. Un decennio durante il quale è divenuto il capitano e la bandiera partenopea. Lo slovacco è intervenuto questo pomeriggio in conferenza stampa, parlando dal teatro in piazza Madonna della pace. Un’iniezione d’entusiasmo griffata Marek Hamsik.
Scudetto – “Vedendo la seconda parte del campionato ci crediamo, abbiamo fatto da gennaio a maggio un cammino incredibile. Sappiamo che siamo forti, se interpretiamo bene le partite possiamo farcela ma non sarà facile. Le milanesi si sono rinforzate tantissimo. Dobbiamo pensare a noi stessi e ci dobbiamo credere. Il 97% delle volte il Napoli è bello da vedere, la Juve è differente. Noi ci basiamo su gioco e tattica, è quella la nostra natura. L’anno scorso abbiamo fatto il massimo, non succede spesso di fare tanti punti e arrivare terzi”.
Sarri – “Sarri è il primo a credere nello scudetto, possiamo lottare fino alla fine. Bisogna sbagliare davvero pochissimo, è quella la differenza tra chi vince e chi arriva dietro. Ho visto poche debolezze l’anno scorso, ci è mancato solo qualche punto. La mini crisi di ottobre ha influito, per vincere bisogna sbagliare il meno possibile. Sarri ci prepara alla grande, la sensazione è che ci divertiamo sempre con lui. Diamo il massimo e lui sfrutta ogni cosa di noi in campo. Con la conferma di tutti e del mister possiamo solo migliorare. Siamo un grande gruppo anche all’interno dello spogliatoio”.
Vacanze – “Ci hanno chiesto il favore di rinunciare a qualche giorno di vacanza e da professionisti quali siamo abbiamo accettato. Può darci una mano questo aspetto”.
Gruppo –“E’ stata brava la società a tenere tutti i campioni e tutti i miei compagni. Questo ci da ancora più forza, ci sentiamo più uniti. Non è andato via nessuno, è la conferma che la squadra vuole arrivare all’obiettivo. Questo è il Napoli più forte, che diverte e fa vedere un grande calcio”.
Donnarumma –“Mi sento orgoglioso del fatto che i tifosi del Milan abbiano preso me come esempio da contrapporre al caso Donnarumma. Sono rimasto a Napoli con il cuore, sono soddisfatto di me stesso, voglio continuare così per raggiungere ulteriori traguardi. Il più bello sarà quello di cui stiamo parlando da tanti anni”.
Maradona – “La 10 a me? Meglio ritirare la 17, quella maglia non si tocca”.
Amichevoli – “Il Chievo sarà un impegno molto importante, dopo ci aspettano altre partite. Ma quella gara ci darà già un segnale di come staremo”.
Ounas – “Ounas mi ha fatto una grande impressione, diamogli tempo. Milik e Mertens? Sono diversi. Arek è una prima punta vera, Dries l’abbiamo scoperto l’anno scorso e nessuno se lo aspettava. Si sta bene con lui perché gioca bene la palla, ma lo stesso vale per Arek. Sarà dura per Sarri”.
Erede– “Fosse per me li farei giocare tutti, alcuni sono cresciuti tantissimo. Quello che mi piace più di tutti è Zielinsky, gli auguro di diventare il mio erede. Ma dobbiamo pensare alla squadra. Abbiamo seguito il calcio anche in estate, ci siamo accorti che c’è grande ottimismo per quest’anno. Con la Juve partiamo alla pari”.
Reina – “Resta con noi. Sarebbe importante confermarlo, è fondamentale per la squadra”.
Tatuaggio – “Il più importante della tua vita? Aspetto la fine dell’anno per chiamare il mio tatuatore”.