Home Napoli Le 7 cose che sono accadute a Napoli nelle ultime 24 ore...

Le 7 cose che sono accadute a Napoli nelle ultime 24 ore della campagna elettorale

Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – Cosa è accaduto di nuovo nelle ultime 24 ore della campagna elettorale napoletana? Almeno 7 cose.

1) Valeria Ciarambino, la vicepresidente del consiglio regionale in quota Movimento 5 Stelle nonché, assieme alla deputata Gilda Sportiello, incaricata da Giuseppe Conte di coordinare la lista elettorale pentastellata per le elezioni comunali, ha ricevuto due buste con proiettili e minacce. Solidarietà da ogni dove.

2) Italia Viva accende i motori: Graziella Pagano, Apostolos Paipais e Giovanni Pagano si occuperanno della formazione delle liste “anche nelle singole Municipalità”. Ettore Rosato ha fatto loro i migliori auguri sperando che il risultato delle scorse regionali (quando i renziani sfiorarono il 7%) possa ripetersi. Intanto, la ministra per le pari opportunità e la famiglia in quota al partito Elena Bonetti ha fatto sapere che “Manfredi è un buon candidato”. 

3) Il Governatore Vincenzo De Luca, nel corso del suo usuale messaggio urbi et orbi del venerdì su Facebook, ha invitato a non votare “gli squadristi” che si mischiano con la sinistra radicale. Un no all’apertura ai centri sociali che il candidato sindaco del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Gaetano Manfredi tiene in piedi (anche per recuperare Sergio D’Angelo).

4) Stani Lanzotti, l’ex coordinatore cittadino di Forza Italia, sta lavorando, partendo dalla sua lista civica “Azzurri per Napoli”, a un listone centrista. Summit (con selfie) all’ora dell’aperitivo con Brancaccio, Monti, Abate, Macina, Cali e Sanzullo.

5) Gli uomini di Catello Maresca fanno sapere che l’avvocato Gaetano Brancaccio, alla fine, ha deciso di sfilarsi dalla squadra di Riccardo Monti (che andrà a sostenere Manfredi): è uno dei loro.

6) Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha speso parole importanti sulla partita napoletana dicendo che il partito della Meloni punta a diventare il più votato dai napoletani. E che per quest’obiettivo serve mettere sulla scheda elettorale il simbolo: “Io non ho mai ascoltato diktat da Maresca. Qualora venissero posti, prenderemmo legittime decisioni che spettano alla presidente del partito”. Ieri, da Roma, è stata Forza Italia a far pervenire a Maresca il messaggio se non di allinearsi almeno di acquietarsi col centrodestra. Oggi, Lollobrigida ha sottolineato che “con gli alleati il clima è serenissimo”. 

7) Questo nonostante un dato dell’ultimo sondaggio Euromedia Research marcato in rosso sul tavolo del centrodestra nazionale e napoletano: Catello Maresca è conosciuto dal 77,4% dei napoletani. Ma ha la fiducia del 47,9% di essi: uno scarto di 30 punti. Quello del suo diretto competitor, Gaetano Manfredi, è di solo 5 (lo conosce il 59,8% dei napoletani e il 54,9% ha fiducia in lui).   

Exit mobile version