Napoli – Palazzo San Giacomo “arcobaleno”, riconosciuta la potestà genitoriale a undici coppie omosessuali. I loro bimbi, infatti, per l’anagrafe italiana avevano soltanto la mamma o solo il papà. Un solo genitore per bambini nati dalla fecondazione eterologa, almeno fino alla sentenza della Corte di appello di Napoli che il 5 luglio scorso ha riconosciuto anche a una madre non biologica lo status di genitore per aver condiviso fin dal primo momento il progetto di maternità della compagna. Il Comune di Napoli, dunque, dopo il caso di Ruben, bimbo nato in Spagna da mamme italiane la cui nascita è stata registrata nel capoluogo campano, ha oggi trascritto nei registri dell’anagrafe 11 secondi genitori per altrettanti bambini che, da mesi e addirittura da qualche anno, sono figli di due donne o di due uomini.
«La società è già pronta ed è la politica a dover fare un passo avanti», è il commento di Fabio che, assieme a Leonardo, da oggi è il secondo papà di Luca, nato negli Stati Uniti. Per Luca e per un altro bimbo nato all’estero, il sindaco Luigi de Magistris ha trascritto atti di stato civile già validi in altri Paesi, mentre per altre nove coppie arcobaleno sono stati registrati i secondi genitori. Nella sala giunta del Comune, dove si è svolta la cerimonia, a festeggiare non soltanto i genitori, ma anche nonni, zii e l’associazione Famiglie arcobaleno. Nel firmare il registro a qualcuno è scappata la lacrima, dopo un’attesa lunghissima e la preoccupazione di denunce per alterazione di stato e falso in atto pubblico.
«Si è finalmente dato corso a un principio che chi ricorre alla fecondazione eterologa ha il dovere di riconoscere il bambino», spiega il delegato del sindaco alle Pari opportunità Simona Martino. Parole cariche commozione anche dal primo cittadino Luigi de Magistris, visibilmente emozionato durante l’incontro con i genitori: «Oggi è davvero una bella giornata di gioia in cui si coniugano legalità e giustizia e i legami fondati sull’amore. Una giornata che cade in un momento in cui c’è qualcuno che pensa che le libertà vadano ristrette invece che riconosciute. I bambini sono tutti uguali e l’uguaglianza di diritti è uno dei capisaldi di ogni comunità e ordinamento democratico. Da oggi undici bambini figli di coppie napoletane omogenitoriali hanno ufficialmente due genitori. Ho firmato gli atti di nascita dei bambini registrando entrambe i nomi dei genitori riconoscendo ufficialmente il loro diritto alla bigenitorialità. In particolare, per sette coppie composte da due donne si è proceduto al riconoscimento della seconda mamma per bambini già dichiarati alla nascita dalla mamma naturale, mentre per le due coppie di uomini, i cui figli sono nati all’estero in Paesi il cui ordinamento giuridico già riconosce il secondo padre, si è proceduto alla trascrizione degli atti nell’anagrafe del Comune di Napoli».
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