Napoli – Si rinnova il consiglio superiore della Banca d’Italia, l’organo cui spetta l’amministrazione generale, la vigilanza sull’andamento della gestione e il controllo interno della stessa Banca d’Italia, con competenze su aspetti gestionali, organizzativi e contabili.
Tra le new entry si segnala quella del napoletano Marco Zigon, 64 anni, ingegnere e patron della Getra. Classe 1953, laureato in ingegneria, è il capo dell’azienda di famiglia fondata a Napoli nel 1948 dal nonno Giuseppe, italo-austriaco arrivato in Campania dal Nord est negli anni ’30 del Novecento. Tra il 1994 e il 1999 Zigon è stato anche vicepresidente dell’Unione industriali di Napoli.
Il gruppo Getra poggia su cinque società, ha oltre 300 dipendenti e conta un fatturato che nel 2012 è arrivato a 93 milioni di euro. Nei due stabilimenti, uno a Marcianise e l’altro a Pignataro Maggiore più una sede a Legnano, il gruppo progetta e realizza trasformatori elettrici di grande e media potenza. Sono dei giganti delle dimensioni di un palazzo e regolano il flusso delle reti elettriche, una tecnologia che, agendo sul flusso di potenza, consente un uso efficiente dell’elettricità.
Insieme a Zingon, entra in Consiglio della Banca d’Italia Marco D’Alberti, 69 anni, docente di diritto amministrativo all’Università La Sapienza. I due hanno già lavorato insieme nel 2012 istituendo la Matching Energies Foundation.
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