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Movida selvaggia, ecco l’ordinanza della discordia: locali sul piede di guerra

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Napoli – Movida molesta, il Comune lancia la task force della discordia. Il sindaco Luigi de Magistris firmerà venerdì mattina la nuova ordinanza sul by night che entrerà poi in vigore a partire dalla stessa giornata. Oggi in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza, il primo cittadino, accompagnato dall’assessore con delega alla Polizia locale, Alessandra Clemente, ha presentato al prefetto Carmela Pagano e ai vertici delle forze dell’ordine la bozza di testo.
“È stato – ha detto il sindaco – un lavoro molto importante. La nuova ordinanza tiene conto delle osservazioni di questi mesi, dell’esperienza della prima ordinanza e soprattutto delle riflessioni fatte in sede di Comitato con il prefetto e i vertici delle forze dell’ordine. Credo – ha aggiunto – che si sia fatto un lavoro davvero positivo e appezzato da tutti». Non solo movida sul tavolo del Comitato oggi, ma anche la recrudescenza criminale che si sta verificando in alcune zone di Napoli da San Giovanni al rione Traiano, dal Vasto a via Pietro Colletta. «Ritengo – ha sottolineato – che se si vogliono concretamente evitare questi episodi e alzare il livello di sicurezza del nostro Paese è necessario aumentare il potenziale di presenza qualitativo e quantitativo delle forze di polizia altrimenti il resto diventa pura propaganda e demagogia». Il nuovo e più restrittivo documento, in realtà, sta già suscitando parecchi malumori. Soprattutto, neanche a dirlo, tra gli addetti ai lavori. La quattro aree interessate dalla disposizione comunale, vale a dire piazza Bellini, via Aniello Falcone, i baretti di San Pasquale e piazza Bagnoli, saranno infatti ampliate con l’aggiunta di piazza Garibaldi, corso Novara, piazza Nazionale e piazza Carlo III, fin qui tenute fuori dai diktat del Municipio. Saranno anche aggiunte alcune strade “minori” di Chiaia e del Vomero. Le sanzioni saranno inoltre ben più aspre. Chi non rispetta l’ordinanza incapperà in una multa di 500 euro al primo abuso e nella chiusura del locale da uno a sette giorni dopo il secondo verbale. Gli orari fissati dal Comune per la chiusura non subiranno invece variazioni: alle 2 dalla domenica al mercoledì e alle 3 dal giovedì al sabato. Vietato infine l’uso di tamburi e percussioni sulla pubblica via dopo mezzanotte. 
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