Home Napoli Cronaca Napoli «Io non ti lascio», arrestato dopo migliaia di telefonate e minacce

«Io non ti lascio», arrestato dopo migliaia di telefonate e minacce

Domestic Violence
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Telefonate, messaggi e ancora atti persecutori di ogni modo e sostanza. Per questa ragione non ci sono stati dubbi: in carcere. Dopo una scrupolosa attività d’indagine gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di “Acerra”, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola, hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal  gip  nei confronti di un 43enne, resosi responsabile di reato di stalking nei confronti della sua ex compagna e già destinatario di un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Da circa un mese a questa parte una donna, ex compagna del giovane tratto in arresto, si era più volte recata negli  uffici del Commissariato di Acerra, poiché temeva per la propria incolumità a causa dei continui tentativi, anche minacciosi, di riavvicinarla , posti in essere dall’uomo nel tentativo di riallacciare la loro relazione. La donna, da quando decideva di fare cessare la relazione, veniva sopraffatta dalla   classica condotta esemplificata nel reato di “stalking”, poiché l’uomo iniziava a contattarla telefonicamente, chiedendole di poter rientrare in casa e, ai rifiuti della donna, replicava le condotte sopra descritte, avvicinando l’abitazione della donna senza successo, accentuando la sua aggressività e diventando minaccioso, suonando insistentemente il citofono.  Le azioni descritte avevano come costante corollario continui ed incessanti messaggi, telefonate, tentativi di avvicinamento alla vittima con ogni pretesto, nonché “abbordaggi” delle amicizie della donna al fine di avere notizie sui suoi spostamenti. Di fronte a tale ricostruzione il Commissariato richiedeva alla locale Procura di valutare la richiesta  di idonea misura cautelare a carico del predetto. La Procura della repubblica faceva propria, con estrema tempestività, la ricostruzione dei fatti fornita dagli agenti  del Commissariato condividendone l’impianto, richiedendo perciò misura cautelare, che veniva emessa dal gip. Ma l’uomo, non pago, già la notte stessa tornava presso la casa della vittima, che nuovamente allertava la polizia. Dal che si richiedeva un immediato aggravamento della misura  di custodia a carico del predetto, misura che anche in questo caso nel giro di poche ore veniva condivisa dalla locale Procura e contestualmente richiesta ed emessa dal locale gip, nonché eseguita dai poliziotti di Acerra.

Exit mobile version