Napoli – Si rinnova il duello per una maglia da titolare fra Dries Mertens e Arkadius Milik, bomber dalle caratteristiche assai differenti ma in grado di superare abbondantemente le 20 reti stagionali. Il primo molto estroso, estroverso e idolo della piazza; il secondo potente ma timido e senza voglia di apparire. Mertens e Milik stanno facendo di tutto per mettersi in evidenza con l’allenatore perché la davanti c’è voglia di prendersi il posto fisso per molto tempo.
Mai come quest’anno il ruolo di prima punta è molto conteso perché c’è a disposizione un materiale tecnico e tattico che può mettere paura a qualsiasi difesa avversaria. Sia italiana che estera. Ad oggi viene difficile pensare ad un inizio di partita ufficiale senza la presenza dal primo minuto dell’attaccante belga. Dries detto “Ciro” si è conquistato sul campo la fiducia del suo allenatore. Proprio per colpa dell’infortunio di Milik, Sarri si era dovuto inventare il fiammingo prima punta. Quando il folletto ha ingranato la marcia non si è fermato più diventando un cannoniere d’eccezione.
Con la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio, l’attaccante polacco è stato costretto a rimanere lontano dai campi da gioco fino a febbraio. Fino a quel momento l’ex punta dell’Ajax era stata protagonista con la maglia azzurra: 7 gol (di cui 3 in Champions League) e un enorme contributo nell’economia del gioco di Maurizio Sarri. L’allenatore del Napoli ha sfornato così una delle più grandi intuizioni della sua carriera: Mertens come punta centrale. Sembrava un vero azzardo e invece il calcio regala finali imprevedibili: da quando è iniziata la sua nuova carriera da “nove”, ha regalato ai tifosi partenopei 26 perle, una più bella dell’altra, più 2 in Champions League e una in Coppa Italia.
Ritornato disponibile Milik, Sarri ha deciso di puntare ancora sul belga. Il polacco si è dunque dovuto accomodare in panchina, relegato al ruolo di comprimario quando solo qualche mese prima ne veniva invocato a gran voce come unica speranza per risollevare le sorti del Napoli.
Ad oggi, nelle gerarchie di Sarri resta in cima il belga. Il polacco proverà a mettere in difficoltà Maurizio Sarri, con la consapevolezza però che l’allenatore è restio al turnover. Non gli resta dunque che insidiare il 14 azzurro a suon di gol, così da tornare ai vertici della piramide sarriana. È dunque partita la caccia alla maglia da titolare nel centro dell’attacco napoletano; una sfida tutta da gustare, con i tifosi pronti a sfregarsi le mani: chiunque la vincerà, lo farà a suon di gol.
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