Napoli – Come è noto da qualche giorno nella lista dei 30 candidati al Pallone d’Oro 2017 c’è il folletto del Napoli, Dries Mertens. In quella lista non c’è un nome quello di Gonzalo Higuain, l’argentino è fuori dai 30 migliori giocatori al mondo. L’attaccante della Juventus in quell’elenco c’era l’anno prima, per meriti napoletani, forte dei 36 gol realizzati in Serie A e del secondo posto nella corsa alla Scarpa d’Oro. Da quando ha lasciato Sarri e il Napoli il Pipita sta attraversando un periodo burrascoso della sua carriera. Dopo la sconfitta in due finali di Supercoppa con Milan e Lazio e soprattutto in Champions League con il Real Madrid, dopo l’esclusione dalla Nazionale Argentina per conto di Sampaoli, per lui arriva un’altra delusione.
Intanto Napoli sogna, si coccola Dries Mertens e ride. Ride perché il belga è salito in cattedra nella rosa partenopea proprio grazie all’addio del numero nove. E magari il tifoso napoletano si diverte nel vedere l’ex idolo del San Paolo un po’ sofferente in maglia bianconera, fare qualche panchina di troppo, condite da prestazioni opache e da qualche mugugno bianconero. Una soddisfazione per il “falso” attaccante nato in Belgio ma ormai napoletano a tutti gli effetti. Mertens è diventato un grande attaccante, tanto da entrare nei dei trenta di France Football. In dieci mesi, ha saputo riscrivere certe gerarchie. Il Napoli, oggi, ha trovato una quadratura quasi perfetta con Mertens. A fare la differenza è stato il Napoli di Maurizio Sarri. Il post-Pipita doveva essere una cosa e invece si è rivelata essere un’altra. Tanto che lui, Gonzalo, nel listone del Pallone d’Oro non c’è. Dries Mertens, invece, è dentro. Come attaccante.
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