Napoli – Lo spettro di una pedonalizzazione-bis torna ad aleggiare sul lungomare di Napoli e le associazioni civiche si preparano a dare battaglia in tutte le sedi. La circostanza, emersa all’indomani della presentazione della nuova associazione Mergellina Caracciolo, è stata in qualche modo prospettata proprio dai promotori del nuovo soggetto nato sotto l’egida di Confesercenti, i quali hanno senza tanti giri di parole hanno auspicato da parte del Comune l’adozione di un nuovo dispositivo di traffico. Uno scenario che ha subito fatto balzare dalla sedia i vertici dell’associazione Cittadinanza attiva in difesa di Napoli: “Non consentiremo che l’Amministrazione commetta un altro scempio come quello di via Partenope. Siamo pronti a scendere in piazza con blocchi stradali e a percorrere tutte le vie giudiziarie. Il quartiere Posillipo non può essere isolato alla stregua di un ghetto“, tuona il presidente Lucio Mauro.
Certo, i tempi non sono ancora maturi per intraprendere un ragionamento piuttosto che un altro. Sul punto, però, il direttore di Confesercenti Interprovinciale, Pasquale Limatola, ieri aveva chiarito piuttosto bene il proprio pensiero: “L’associazione ha lo scopo di valorizzare al meglio tutta la parte non pedonalizzata di Mergellina: oltre all’arredo urbano e a eventi comuni, l’intento prioritario sarà quello di ottenere un dispositivo del traffico diverso: ad oggi il sovraffollamento del fine settimana crea disagi e non l’indotto economico sperato”. Uno scenario che non va affatto giù al presidente di Cittadinanza attiva in difesa di Napoli, associazione che da anni si batte contro le pedonalizzazioni selvagge a discapito della mobilità: “Non faremo – avverte Mauro – la fine di via Partenope. È assolutamente impensabile che via Mergellina o via Caracciolo possano essere interdette al traffico. Posillipo rischia di rimanere chiusa in un ghetto. Prendiamo atto che ad oggi la precedente esperienza di via Caracciolo interdetta alle auto e trasformata in un inferno non sia servita a nulla”. Secondo il presidente di Cittadinanza attiva, ad aggravare ulteriormente la situazione ci penserebbe poi l’atavica carenza di parcheggi in zona: “L’isola pedonale di via Partenope può contare su un bacino di oltre 4mila posti auto, tra strutture private e stalli pubblici. Nella zona di Mergellina ci sono soltanto tre garage e 150 posti in strada. Secondo questi “geni” le auto di residenti e clienti degli chalet dove dovrebbero essere parcheggiate? Francamente non è chiaro». Quello che si prospetta è dunque un inverno a dir poco rovente, con un estenuante braccio di ferro tra le parti: “Per quanto ci riguarda – avverte Lucio Mauro – siamo pronti a scendere in piazza con tutta Posillipo, residenti e commercianti, con le finanze di questi ultimi già messe a dura prova dall’eterno cantiere della linea 6 della metropolitana. Faremo sentire la nostra voce con blocchi stradali e, non appena avremo tra le mani il primo eventuale provvedimento, scatteranno i ricorsi al Tar. È un’idea folle che va cancellata senza se e senza ma”.
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