Napoli – Avrebbe compiuto oggi 67 anni, Massimo Troisi, il geniale comico napoletano rimasto nel cuore di tutti. Nasceva a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio del 1953, in una casa umile e afflitto fin da bambino da uno scompenso cardiaco alla valvola mitralica che gli sarebbe stato fatale ad appena 41 anni. Il 4 giugno 1994, subito dopo la fine del suo ultimo capolavoro il “Il Postino“, morì all’Infernetto, a Roma.
Ottenne negli anni ’80 un successo clamoroso e inatteso. Nella sua carriera cominciata con il trio de “La smorfia” assieme agli inseparabili Lello Arena ed Enzo Decaro, fu regista, attore e compositore musicale. Una delle collaborazioni più importanti fu con l’amico e conterraneo Pino Daniele.
La grande mimica e gestualità, unità al suo dialetto napoletano e alla grande versatilità ne hanno fatto uno dei più grandi attori del cinema italiano e sicuramente uno dei più amati dal grande pubblico. “Ricomincio da tre”, “Non ci resta che piangere”, “Pensavo fosse amore… invece era un calesse” e il “Postino”, sono alcuni dei capolavori che lo hanno reso indimenticabile.
Alcune delle sue battute e delle scene dei film sono ormai da tre decenni nella cultura popolare e nelle cose che diciamo ogni giorno: ognuno ha le sue, ma alcune sono più famose di tutte.
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