Napoli – Catello Maresca domani finisce la quarantena che ha dovuto osservare per una settimana poiché era stato a contatto con un positivo al Covid e ricomincia da dove aveva lasciato: il calcio. Questo, nel giorno in cui la sua squadra, composta da varie liste civiche e dai partiti del centrodestra, segna una rottura giudicata insanabile e resa pubblica su Facebook da “Essere Napoli” di Giuliano Annigliato.
Ma iniziamo dall’argomento che dà più piacere a Maresca: il pallone.
Martedì scorso, era stato con Enzo Rivellini, l’ex eurodeputato del Pdl ora leader della civica “Napoli Capitale”, sotto la Curva B, per presentarne il capolista Hugo Maradona, salvo scoprire che Hugo non può candidarsi non avendo ancora la cittadinanza italiana.
E domani lo stesso Maresca ha annunciato che torna in campo andando a Castel di Sangro, dove è in ritiro il Napoli: partenza della carovana di buonora, alle 8.
E’ una visita che il tifosissimo Maresca aveva messo già da tempo in agenda, evidentemente per strizzare ancora una volta l’occhio all’elettorato azzurro. Ma che, per alcuni della sua stessa coalizione, potrebbe essere un’altra mossa poco accorta.
Intanto perchè, per entrare nel campo di allenamento del Napoli, bisognerà mostrare il Green Pass, il documento verso il quale Maresca, da quanto ha dichiarato, non sembra avere una grande simpatia (pur avendo regolarmente completato il ciclo vaccinale).
E poi perché è tutto da verificare se la trasferta si potrà concretizzare con una reale alleanza con il club di Aurelio De Laurentiis. Il presidente, in realtà, finora, si è mostrato molto vicino al Governatore Vincenzo De Luca, uno dei main sponsor di Gaetano Manfredi, il candidato sindaco del centrosinistra.
Il rischio di replicare a distanza di una settimana una operazione che dai più è giudicata solo come demagogica e strumentale insomma, è avvertito da qualcuno dell’entourage dell’ex pm come alto.
E comunque: come accennavamo, il ritorno in campo di Maresca coincide anche con lo strappo definitivo della civica ‘Essere Napoli’ con il resto della coalizione.
Pomo della discordia, le candidature per le 10 Municipalità. ‘Essere Napoli’ propone uno schema che vorrebbe 5 candidature appannaggio di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia e 5 per le liste civiche.
L’idea di Forza Italia e Fratelli d’Italia, invece, è quella di darne 4 a ciascuno di loro e 2 alla Lega.
Lo schema del Carroccio, infine, è ancora un altro: prevede 4 candidature a Forza Italia, 3 a Fratelli d’Italia e 3 alla Lega.
In entrambi i casi avanzati dai partiti, le civiche rimarrebbero a bocca asciutta.
E così, con un post pubblicato su Facebook, la lista di Giuliano Annigliato, che fin dal primo momento è stata accanto all’ex pm, questa mattina ha rotto pubblicamente con quelli che dovrebbero essere i suoi alleati.
“Essere Napoli” se la prende in modo particolare con la Lega di Severino Nappi.
“Essere Napoli non può avere niente a che fare con questi personaggi – si legge sulla pagina Facebook di Annigliato & soci – Noi siamo fatti in un altro modo, non cerchiamo di candidare affetti stabili a presidente di circoscrizione, non abbiamo collaboratrici ansiose di occupare poltrone. Presenteremo la lista al Comune di Napoli a sostegno di Catello Maresca ma, per quanto riguarda le Municipalità, da questo momento abbiamo le mani libere”.
A chi si riferirebbe “Essere Napoli” quando fa riferimento ad “affetti stabili” e “collaboratrici ansiose di occupare poltrone”? A Tommasina d’Onofrio, beneventana, storica collaboratrice del coordinatore cittadino della Lega Severino Nappi, in passato già assessore in una giunta di centrosinistra a Casoria, dove risiede, e ora coordinatrice delle Municipalità per la Lega.
E pensare che proprio la Lega è uno dei partiti che, pur presentandosi col simbolo di una civica (“Prima Napoli”), è corsa, con il suo leader nazionale Matteo Salvini in testa, a mettere il cappello sulla corsa di Maresca verso Palazzo San Giacomo. E ieri, a pochi è sfuggito che Maresca parlava già da rappresentante di partito: riferendosi alle candidature a sindaco a Salerno e Caserta, ha esultato dichiarando: “Il centrodestra è più unito che mai”. Ventiquattro ore prima, con i suoi colleghi di Forza Italia e Fratelli d’Italia, era stato soprattutto il coordinatore regionale della Lega Valentino Grant a rimarcare lo stesso risultato.