Napoli – L’operazione Catello Maresca (per la guida della Regione Campania) è ufficialmente partita. Nelle settimane scorse, Francesco Lollobrigida (braccio destro di Giorgia Meloni e delegato alle liste di Fdi in Campania) ha iniziato a sondare il terreno tra i meloniani campani sul nome del magistrato che ha messo le manette al boss Michele Zagaria. Oggi il candidato ufficiale del centrodestra è Stefano Caldoro.
Ma fino ad ottobre (scartata l’ipotesi del voto a luglio) si lavorerà al progetto Maresca. Non c’è solo Meloni a benedire il nome del magistrato ma anche la Lega. E la candidatura di Maresca non trova ostacoli nemmeno negli ambienti di Forza Italia. Lo stesso Caldoro è pronto a dare la benedizione alla discesa in campo del magistrato.
La coalizione che dovrebbe sostenere la candidatura per la presidenza della Regione del magistrato antimafia si allargherebbe fino a Dema: il sindaco di Napoli Luigi de Magistris recentemente ha espresso forti apprezzamenti per Maresca.
In quest’ottica non va sottovalutato il feeling degli ultimi giorni tra Caldoro e De Magistris: l’avversario comune è Vincenzo De Luca. E il nome di Maresca potrebbe essere la sintesi di una coalizione che va da De Magistris a Caldoro. Restano due ostacoli: far cadere gli ultimi timori del magistrato (ancora scettico sull’impegno politico) e sciogliere il nodo dell’accordo Salvini-Meloni-Berlusconi. Nello schema nazionale la Campania andrebbe a Forza Italia. Ma con Maresca in campo, gli azzurri perderebbero una Regione. E dovrebbero virare sulla Puglia. Ma nella terra di Puglia c’è già Giorgia Meloni che ha messo in campo la candidatura di Raffaele Fitto.
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