NAPOLI – In un’intervista a Repubblica, questa mattina, Fulvio Martusciello, numero uno di Forza Italia a Napoli, l’ha presa con filosofia. E ha rispolverato la teoria delle “convergenze parallele” per definire il rapporto – assai difficile – tra il centrodestra e colui il quale dovrebbe essere il suo leader: Catello Maresca.
La convergenza è quella, del tutto evidente, dell’interesse comune che il centrodestra ha in questo momento con l’ex pm della Dda: vincere le prossime elezioni comunali a Napoli. Cosa mai accaduta da queste parti.
Il parallelismo è quello, anch’esso del tutto evidente, che il centrodestra sente Maresca più come un mezzo che come un fine.
E comunque. Dato che la campagna elettorale è lunghissima e che pur bisogna trovare il modo di stare assieme pacificamente, in settimana, Catello Maresca starà a Roma per incontrare i vertici nazionali del centrodestra: Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ribadiranno che il Sostituto Procuratore generale (in aspettativa) è il loro candidato sindaco a Napoli. Ma che saranno presenti sulla scheda elettorale con tutti e 3 i loro simboli: patti chiari, amicizia lunga.
Perché è vero che Martusciello, come dicevamo, l’ha presa con filosofia (ancora da Repubblica: “Catello non vuole essere etichettato di centrodestra? E’ l’impostazione della sua campagna elettorale presentarsi come civico…”), ma è pur vero che “qua nessuno è fesso”, come ripete un altro dirigente berlusconiano.
E quindi. Col vertice romano, sostanzialmente, si punta a un compromesso strategico. Maresca dovrebbe uscirne col ruolo di leader del mondo civico. Il centrodestra con quello di chi fa buon viso a cattivo gioco avendo comunque la possibilità di conquistare finalmente Palazzo San Giacomo.
La volontà, a tal proposito, non manca. Oggi, ad esempio, proprio Martusciello, in piazza dei Martiri, è stato visto in compagnia prima del chirurgo Luigi Santini, poi dell’avvocato Raffaele Di Monda: solo due degli appuntamenti che aveva in agenda per comporre la lista di Forza Italia.
Certo, la partita non è delle più agevoli. Anche perché, al di là delle divergenze caratteriali, politiche e culturali, poi ci sono i temi per Napoli da affrontare.
Il primo dei quali: i conti del Comune. Maresca ha detto che non vuole una legge per Napoli? E come pensa di uscire dal tunnel del dissesto di fatto in essere a San Giacomo?
Martusciello, sempre nella sua intervista di questa mattina, ha lanciato un messaggio preciso: “Ovviamente, per le elezioni in una grande città, occorre un programma chiaro…”.
In settimana, Meloni, Salvini e Tajani saranno tutt’orecchie.