Napoli – Piazza Nazionale, sole cocente. Nella tarda mattinata di oggi si vive uno dei momenti destinati a diventare clou dell’intera campagna elettorale di Napoli. Attorniato da uno stuolo di giornalisti e militanti, si fa spazio lui: Matteo Salvini. Si avvicina al gazebo dei militanti della Lega attrezzato per la raccolta firme a favore del referendum che spinge per la riforma della giustizia. E incontra lui: il suo candidato sindaco. Catello Maresca.
Errore freudiano, si direbbe. Perchè la “Lega Nord” è moribonda, con i conti mandati in tilt anche dal debito di 49 milioni scaturito per la vicenda dei rimborsi elettorali indebitamente percepiti fino al 2010 nel corso della vecchia gestione, risalente alla segreteria Bossi.
E’ da tempo, da quando Salvini ha imposto la svolta nazionalistica accantonando la Padania, che nessuno abbina più alla parola “Lega” la parola “Nord“.
Tant’è che Salvini si muove in piazza Nazionale come se fosse a casa sua. E tant’ che, pur di espugnare Palazzo San Giacomo, il suo partito, Lega per Salvini premier, si trasforma in una civica: “Prima Napoli“.
Nel simbolo nemmeno l’ombra di Alberto da Giussano, ma “Progetto per Napoli” a contorno della scitta, al centro, “Maresca sindaco“.
In ogni caso: click, la foto dell’abbraccio è già online. Ma in pochi, nello staff di Maresca, la classificano come “foto opportunity“.