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Manifestazione lavoratori disabili, presso sede Asl Napoli 2 Nord a Frattamaggiore

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Frattamaggiore (Na) – Flaica Uniti C.U.B.-Confederazione Unitaria di Base e le Associazioni M.I.D. e Donare per Vivere sono da questa mattina alle 9.30 in manifestazione davanti la sede Asl di Napoli 2 Nord, a Frattamaggiore, per chiedere il rispetto delle normative regionali che prevedono l’assunzione dei lavoratori a tempo indeterminato ai sensi della Legge 68/99.
Gli appalti dei parcheggi degli ospedali servono a garantire un lavoro con un reddito dignitoso per i numerosi lavoratori con disabilità che altrimenti resterebbero esclusi dal mondo del lavoro, potendo contare solo su un assegno di poco superiore ai 300 euro.
La FLAICA Cub di Napoli non demorderà dal portare avanti la protesta fino a che non verranno garantiti diritti e reddito a tutti coloro già hanno maturato i requisiti ai sensi di legge.
Il presidio davanti all’Asl di Frattamaggiore è solo il primo passo per dare un segnale forte sulla carenza delle condizioni dei lavoratori ad oggi, lavoratori che intendono portare avanti la protesta fino alla risoluzione della vertenza.
I problemi precedentemente esposti sono inerenti il parcheggio dell’ospedale Schianta di Santa Maria delle Grazie a Pozzuoli (NA), il sit-in dei lavoratori iscritti alle O.S. citate e non, con una delegazione di lavoratori disabili/disagiati appartenenti alla lista obbligatoria, L. 68/99, richiedono un chiarimento su quanto sottoposto all’Ente committente, nella persona del Direttore Generale dott. A. D’Amore, richieste più volte espresse ma finora rimaste inascoltate. L’appalto in questione deve far fronte a tutte le esigenze dei disabili, imprescindibilmente privilegiati nell’assunzione, a differenza di quanto sta facendo l’Azienda.
Riteniamo che quanto sta avvenendo sia in contrasto con le finalità originarie dell’appalto, creato e voluto proprio per dare lavoro a disabili e disagiati iscritti alle liste di collegamento per gli aventi diritto in base alla citata Legge 68/99 e non per fare cassa integrazione e promuovere profitti unilaterali, licenziando personale e non assumendo chi oggi non viene tutelato da una Legge che non consente la reversibilità pensionistica.

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