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Come è andata la trasferta di Manfredi a Roma alla convention dei sindaci progressisti (bene, a sentire Letta e Gualtieri)

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NAPOLI – E’ stato l’ultimo, prima del padrone di casa Gualtieri e del segretario del Pd Enrico Letta, a prendere la parola. Ma non per questo il meno ascoltato. Anzi.

Si può dire che sia andata abbastanza bene la trasferta del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi alla convention dei sindaci “progressisti e riformisti” organizzata dal Partito Democratico. 

Bene perchè Letta, nel suo intervento conclusivo, ha richiamato le sue parole e si è impegnato una volta di più a portare avanti in Parlamento la battaglia per Napoli: quella del bilancio che, ad oggi, paralizza la città con 5 miliardi di euro tra debito e deficit.

“Guardo Gaetano – ha detto il numero uno dei dem – e ribadisco l’impegno che ce la metteremo tutta per garantire la funzionalità dei bilanci”.

E quindi: il risultato politico che doveva portare a casa, Manfredi l’ha portato. Tanto più che il Pd vuole essere sempre più il partito “dei territori e quindi dei sindaci”. E che, parole ancora di Letta, “c’è bisogno di sindaci che siano sempre più leader politici”.

“E’ vero poi, come ci ha fatto presente Gaetano (Manfredi, ndr) che stiamo nutrendo troppe aspettative con il Pnrr perchè sarà complicato fare tutto nei tempi designati. Ma i fondi dell’Europa – ha sottolineato il segretario – vanno ben spesi. E per questo c’è bisogno del massimo coinvolgimento possibile dei Comuni. Altrimenti il Pnrr rischia davvero di rimanere rinchiuso in una dimensione quasi esoterica”.

E insomma: musica per le orecchie dell’inquilino di Palazzo San Giacomo. Che attende di avere una macchina amministrativa con nuovo personale e nuovi fondi per non sprecare l’occasione storica del Recovery.

“Noi a Napoli abbiamo il giorno e la notte – ha testimoniato quando è stato lui a prendere parola davanti ai sindaci arrivati da ogni parte d’Italia – Abbiamo Scampia, col 40% di evasione scolastica e il 60% di disoccupazione. E abbiamo Chiaia, con le sue scuole che offrono un tasso di istruzione qualificatissimo e il teatro San Carlo che l’altro giorno ha incantato con la prima anche il Presidente della Repubblica. Perchè vi dico questo? Perchè io credo che il vero tema che dobbiamo affrontare nelle nostre città sia quello dell’equità sociale. Dobbiamo dare risposte concrete soprattutto ai cittadini che hanno di meno. A quelle persone che sentono dalla tv che il Pil aumenta del 6%, ma che in realtà si ritrovano più povere, magari in fila alla Caritas. E che, di conseguenza, sono portate a pensare che fine faccia quel +6%…se lo intascano i soliti noti?”.

Manfredi con queste parole ha avvertito del pericolo di un “rimbalzo dell’antipolitica”

E quindi: piedi per terra. “Umiltà”, è stata una delle parole più utilizzate da vari protagonisti del pomeriggio romano. E il sindaco di Napoli ne ha approfittato per tornare a chiedere un aiuto concreto “perchè c’è troppa aspettativa attorno al Pnrr. Tutti pensano che potrà cambiare tutto. Ma non sarà così. Sarà molto difficile concretizzarlo”.

Una preoccupazione condivisa. E che, quindi, lo fa sentire meno solo. Anche perchè lo stesso padrone di casa, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ha tenuto a dire che “se non si mette nelle condizioni di lavorare Gaetano, non è un problema solo suo. Ma di tutti noi”. Chi ha orecchie per intendere… 

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