Napoli – Ieri era segnato sul calendario come il giorno buono per rompere gli indugi e decidere una volta per tutte da che parte stare. Ma che la scelta di fronte al bivio Catello Maresca a destra – Gaetano Manfredi a sinistra non sia facile per la civica ‘Azzurri per Napoli’ lo dimostra il fatto che ancora oggi il gruppo non ha una posizione ufficiale.
Anzi, a dirla tutta, il progetto civico di Stani Lanzotti rischia seriamente di arenarsi. I suoi promotori, infatti, provenendo da storie politiche diverse, quasi inevitabilmente, disegnano davanti a loro orizzonti diversi.
E c’è chi una posizione l’ha già anche presa: è il caso di Riccardo Maria Monti, ad esempio. L’imprenditore già alla guida di Italferr e di Ice, ora a capo dell’associazione “Sud, perché no?”, sosterrà la candidatura a sindaco di Gaetano Manfredi.
Con lui la maggioranza del gruppo che si era aggregato attorno al progetto civico promosso dall’ex coordinatore cittadino di Forza Italia Stani Lanzotti, che si trova molto più a suo agio a confrontarsi con l’ex rettore e i suoi.
Ma c’è anche chi ha fatto la scelta contraria. E’ il caso di Piero Diodato, ad esempio. Davanti alla decisione su quale tavolo sedersi, ha una storia troppo importante nella destra napoletana per prendere posto su quello del centrosinistra di Manfredi. Diodato, quindi, farà campagna elettorale per Fratelli d’Italia. Ad oggi, a sostegno della candidatura a sindaco di Catello Maresca.
E Lanzotti? A Michele Riggi, uno degli uomini dell’entourage più stretto di Maresca, ha ribadito la sua incompatibilità con Fulvio Martusciello e la classe dirigente che ora guida Forza Italia. La discussione, quindi, si è consumata attorno a una domanda alla quale, sostanzialmente, Lanzotti crede che Maresca abbia già risposto. La domanda è stata: siete veramente a capo di un progetto solo civico? La risposta, Lanzotti l’ha vista nei fatti: sostanzialmente tutti i partiti del centrodestra stanno nella coalizione di Maresca. Con proprio Martusciello che si sta mostrando uno dei fan più convinti dell’ex pm della Dda.