Napoli – La rabbia ai limiti del turpiloquio di Paola Nugnes, senatrice ex M5s, vicinissima a Roberto Fico, fa capire meglio di ogni altra valutazione politica che ieri i grillini hanno fatto la scelta giusta: presentarsi alle regionali in Campania, dire no all’accordo con il Pd, è stata la prospettiva scelta dal 90 per cento degli attivisti che hanno partecipato all’assemblea di ieri a Napoli. La Nugnes è letteralmente furibonda, e il motivo è semplice: il suo riferimento, Fico, che ha tentato di tenere aperta la porta dell’alleanza con il Pd, è stato messo in estrema minoranza. Tramonta così il sogno dei fichiani di uno scambio con Luigi De Magistris, quello che avrebbe portato l’attuale presidente della Camera a correre per la poltrona di sindaco di Napoli, a capo di una coalizione giallo-arancione, e che avrebbe consentito all’attuale primo cittadino di essere determinante per scegliere il candidato alla presidenza della Regione, tra pochi mesi, scalzando l’avversario di sempre, Vincenzo De Luca.
Niente da fare: la linea vincente è risultata la “terza via” sostenuta da Luigi Di Maio e Valeria Ciarambino. Non solo: il M5s campano non si è espresso contro un’alleanza con De Luca, ma contro il Pd in quanto tale. Fico sconfitto 9-1, e Paola Nugnes va su tutte le furie: “Bene”, scrive la senatrice giallo arancione, “oltre a consegnare la Campania ad un De Luca for ever o a un Caldoro salvinizzato, quale è la vostra proposta politica? Dopo che la forza propulsiva e rivoluzionaria l’avete sacrificata sull’altare delle ragioni di governo. Qual è? Perché sei contento? Di cosa esattamente? Credi che potrete tornare vergini a smuovere le piazze come una volta e salire sui tetti? No quella è un’opportunità che avete voluto buttare al cesso. Che avete voluto negarci. Tornare indietro”, aggiunge la Nugnes, “non si può. Questa opportunità che reclamate ora è svanita, morta, naufragata, con il governo con la Lega, con gli hustag (? ndr), le foto, gli endorsment a Salvini, il voto alla Diciotti, a favore dei decreti, con ilva, la tap, la tav, gli ulivi, l’acqua pubblica, il condono a Ischia, i fanghi, la autonomia dei ricchi mai smentita per davvero. Non si rimedia così al danno, così si sommano solo danni ai danni. Buona fortuna a Voi, alla Campania e a questo paese che avete ridotto peggio di quando abbiamo cominciato. Dirsi vergini, duri e puri non vi farà tornare né vergini, ne duri, né puri. I torti non si condonano”, conclude la Nugnes, “ai torti si pone rimedio”.