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Il Movimento 5 Stelle di uno, nessuno e centomila che tiene in ansia il centrosinistra napoletano

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Napoli – Di questi tempi, Luigi Pirandello sarebbe andato a nozze con il Movimento 5 Stelle. Molto probabilmente, gli avrebbe ispirato “Uno, nessuno e centomila”.

La vera identità dei grillini è fonte di discussione nel centrosinistra a Napoli, tanto più che questa mattina Francesco Boccia, il responsabile enti locali della segreteria nazionale del Pd, ha ufficializzato le nozze in vista delle prossime elezioni comunali: “Staremo uniti al Movimento sin dal primo turno a Napoli e Bologna”.

Però, come detto: il Movimento è in versione “Uno, nessuno e centomila”.

Ieri, ad esempio. Era presente al vertice con il centrosinistra con 3 suoi rappresentanti: il deputato (molto vicino a Roberto Fico) Alessandro Amitrano; il senatore Vincenzo Presutto (che si mantiene indipendente) e la consigliera regionale Valeria Ciarambino (molto vicina a Luigi Di Maio).

E’ intervenuto solamente il primo, per pochissimi minuti. Ma questi minuti sono bastati a qualcuno, su Zoom, per notare un certo distacco. Tant’è che questo qualcuno, ora, ricorda pure che, a un certo punto, ad Amitrano sarebbe venuto fuori: “La riunione che avete fatto l’altra volta…”. Come se non ci fosse stato pure lui. Come se non fosse anche roba sua e del Movimento.

Il senatore Vincenzo Presutto, al contrario, al vertice non ha preso parola. Ma, appena finito, ha speso le dichiarazioni più convinte sulla bontà dell’alleanza col Pd e col resto del centrosinistra, sottolineando finanche l’importanza di sottrarre Napoli dall’isolamento politico in cui l’ha ficcata De Magistris “se si lavora d’intesa con Governo nazionale e Regione”. Vale a dire, l’ente di quello che era considerato fino a poco tempo fa unanimamente dai pentastellati come una sorta di Belzebu: Vincenzo De Luca. Quella del senatore è sicuramente la posizione più avanzata del Movimento verso gli alleati.

Anche perchè la Ciarambino, ieri, ha staccato la sua connessione ben prima che la riunione fosse finita. E oggi è tornata ad attaccare il Governatore sui vaccini: “Se è vero, come continua a sostenere De Luca, che in Campania sarebbe già stata completata la campagna vaccinale se fossero arrivate le dosi che le spettavano, non è chiaro allora perchè ad oggi sia stato somministrato solo l’85% delle dosi ricevute e non l’intera scorta”.

E quindi? Chi è il Movimento? Il centrosinistra di chi si deve fidare? A Napoli, per dirla con Boccia, con chi si unisce “fin dal primo turno”?

Col Movimento di “Uno” (ma se vale uno, in questo caso, è una regola da suicidio)?

Col Movimento di “Nessuno” (vista che la scalata di Conte al suo vertice con la relativa nuova organizzazione è operazione più difficile di ciò che si potesse pensare)?

Col Movimento di “Centomila” (visti i sondaggi che premiano l’alleanza col centrosinistra, proiettando Roberto Fico addirittura vincitore al primo turno se fosse lui il candidato sindaco)?

Il nodo è evidente. Tant’è che l’ha notato pure Luigi De Magistris. Il sindaco, a Canale 21, pur tra mille problemi e il pericolo di non avere la maggioranza per approvare il bilancio (cosa che gli farebbe interrompere con qualche mese di anticipo la sua esperienza a Palazzo San Giacomo), l’ha messa così: “Qualora Fico dovesse essere il candidato del centrosinistra, se lo ritiene e se ci considera dei potenziali alleati, può alzare il telefono e ci facciamo una chiacchierata”.

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