Napoli – La magistratura partenopea perde uno dei propri pilastri. Dopo una lunga e grave malattia, è deceduto stamattina in ospedale il procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli, Filippo Beatrice, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia partenopea. Beatrice ha portato a termine importanti indagini, tra le quali “Mani pulite” e “Calciopoli”. Ha ricoperto il ruolo di sostituto procuratore a Napoli dove è poi tornato, nella veste di procuratore aggiunto al termine di un periodo di lavoro alla Direzione nazionale antimafia. Chi lo conosceva lo descrive come un magistrato estremamente equilibrato, una persona dotata di grande professionalità e umanità. I funerali saranno celebrati domani mattina alle 10,30 nella parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli di Cappella Cangiani.
La notizia della morte del procuratore Beatrice, 59 anni, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, è stata data nel corso dei lavori del plenum del Csm dal consigliere togato Antonello Ardituro, che con lui ha lavorato alla Procura di Napoli. «Stamattina – ha detto Ardituro – abbiamo perso un magistrato che è stato un amico e, per me, anche un maestro. Lo ritengo uno dei migliori magistrati italiani e una persona straordinaria dal punto di vista umano. A molti poco noto perché non aveva bisogno di procurarsi vetrine ma è stato l’anima negli ultimi trent’anni della Procura di Napoli. Una magistrato di grande carisma e un fratello maggiore». Al cordoglio si è associato il vicepresidente Giovanni Legni: «Inviamo a nome dell’intero Plenum le più sentite condoglianze alla famiglia e all’intera Procura napoletana». «Oggi – ha detto il consigliere togato Francesco Cananzi – è mancato un modello per la magistratura italiana, un modello di grande sobrietà, un magistrato che godeva della stima indiscussa da parte di tutti i colleghi. Oggi il Csm è vicino alla moglie, che è una collega, e ai figli». «A nome mio personale e della città esprimo il più profondo cordoglio per la morte di Filippo Beatrice. Filippo è stato uno dei più grandi magistrati della nostra città, di elevatissima professionalità, con un’abnegazione fuori dal comune al lavoro che amava tanto, uomo di grandissimo equilibrio e di profonda umanità e sensibilità. Ho avuto l’onore nella mia vita di magistrato di lavorare al suo fianco e di essergli amico. La sua morte lascia un vuoto enorme nella giustizia napoletana e non solo. Ad Ida, a tutta la sua famiglia, il mio abbraccio con tutto il cuore. Ho disposto, considerata l’immensa statura umana e professionale del dottor Beatrice, la presenza alle esequie del gonfalone della Città di Napoli», è il testo del messaggio di cordoglio arrivato dal sindaco Luigi de Magistris.
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