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Napoli, locali del Lungomare presi d’assalto. Ristoratori: “Abbiamo bisogno di aiuti”

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Napoli –  Durante la serata di ieri, venerdì 19 febbraio, i giovani hanno preso d’assalto i locali sul Lungomare di Napoli. L’ansia per la zona arancione ha infatti invogliato i ragazzi ad approfittare di queste ultime ore di libertà.

C’è ansia ed apprensione tra i cittadini partenopei. Da una parte ci sono i commercianti che temono un’inflessione, dall’altra invece ci sono i giovani che non vogliono perdere le loro libertà ed i loro divertimenti. 

I napoletani, così come tutti gli italiani, hanno fatto già tanti sacrifici e a quanto pare non sono serviti a molto. La battaglia al covid è più stressante e preoccupante che mai e le forze sono allo stremo.

I locali del lungomare presi d’assalto, il traffico sostenuto, la villa comunale con tante
famiglie e bambini in maschera per un ultimo scampolo di Carnevale: scene da ultimo sabato in zona gialla a Napoli dove una folla ordinata – e munita di mascherine – si è riversata lungo via Caracciolo e via Partenope per un aperitivo o un pranzo, o solo per fare due passi, prima che da domani la Campania torni in zona arancione. In strada napoletani in larghissima parte, ma non manca qualche turista straniero.

Non c’è tuttavia la ressa dei giorni scorsi, non quella di martedì, e nemmeno la fiumana di gente di due settimane fa quando, complice il clima primaverile, furono in tanti a prendere d’assalto il lungomare fino a renderlo invivibile. Vigili urbani, Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri tengono d’ occhio la situazione pronti a intervenire in caso di assembramenti. A rilento il traffico veicolare. File di persone restano in attesa che si liberi un tavolo all’aperto. Tuttavia tra i ristoratori serpeggia il malumore: “Non sarà una giornata d’incassi – spiega Antonino Della Notte, presidente dell’Aicast, una delle associazioni territoriali del commercio, e titolare di quattro ristoranti sul lungomare partenopeo – a risollevare le
perdite ingenti che abbiamo riportato in questi mesi. In queste ultime settimane di zona gialla abbiamo dato un po’ di respiro ai nostri dipendenti facendoli rientrare dalla Cassa
Integrazione, ma questa nuova chiusura è un colpo duro da digerire”.

Per questo dall’associazione è partita una lettera all’indirizzo del neo ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per un incontro urgente. “Confidiamo nel nuovo governo – spiega Della Notte – per riaprire definitivamente in sicurezza. In questo momento tra noi prevale la rabbia anche perché i ristori che ci sono arrivati sono ridicoli e cosi’ non possiamo andare avanti”. Da domani, con la zona arancione, sarà consentito solo il delivery e l’asporto. “In queste condizioni – spiega Della Notte – domani penso che la stragrande maggioranza dei locali del lungomare rimarrà chiusa”.

A causa del progressivo aumento di persone sul lungomare di Napoli è stato transennato il
marciapiede che da piazza Vittoria va verso Santa Lucia. In particolare viene interdetto l’accesso consentendo solo l’uscita di chi si trova già all’interno dell’area che comprende
i locali del lungomare. La misura – concordata in occasione di un tavolo tenuto nei giorni scorsi in Prefettura – serve ad evitare assembramenti. A far rispettare il blocco Polizia,
Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale e Protezione Civile.

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