Tempo di lettura: 2 minutiNapoli – Il Lungomare partenopeo torna a cambiare volto. Il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris ha infatti consegnato all’Amministrazione comunale il piano di riqualificazione del territorio.
Previste quindi nuove aree verdi, delle opere per la nuova pista ciclabile, l’immissione di panchine e zone di sosta e tanto altro. In questo modo gli abitanti potranno usufruire di una zona più curata e riqualificata proprio per passeggiare in totale confort in un luogo dal panorama mozzafiato.
Queste le parole del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris sulla propria pagina facebook: “È stato completato, e consegnato all’Amministrazione Comunale, il progetto esecutivo del Lungomare di Napoli, dal titolo “Riqualificazione ciclo-pedonale del Lungomare di Napoli, tratto compreso tra Piazza Vittoria e il Molosiglio”.
Il progetto, esito di una gara internazionale di progettazione, è stato redatto dall’R.T.P studio Discetti Servizi Integrati di Ingegneria e Tecno In S.p.A. e prevede la sostituzione dell’attuale pavimentazione in asfalto con una pavimentazione in pietra lavica etnea, con inserti di pietra di trani, e la ridefinizione della sede stradale, confermando la pista ciclabile, due corsie carrabili e l’ampliamento dei marciapiedi lato edifici.
Grande attenzione è stata posta alla valorizzazione e alla fruizione dello spazio pubblico, anche attraverso nuovi elementi di arredo urbano quali panchine, sedute e spazi verdi.
In particolare vengono previsti:
– uno spazio da destinare all’uso ciclabile;
– due corsie veicolari per l’utilizzo della strada da parte dei mezzi autorizzati, dei residenti, dei veicoli diretti agli alberghi, alle autorimesse e dei mezzi autorizzati per il carico e lo scarico delle merci;
– aree di sosta pubbliche, caratterizzate da inserti di pietra di trani e attrezzate con nuovi elementi di arredo quali panchine, sedute e spazi verdi.
Il progetto esecutivo costituisce la base per l’indizione della gara lavori ed è l’esito di un lungo percorso amministrativo e autorizzativo, frutto di un ampio confronto istituzionale e culturale con la cittadinanza, con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania e con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e del Paesaggio per il Comune di Napoli”.