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L’INTERVISTA – Napoli, Forza Italia si smarca: “Alle comunali la Lega rinunci al simbolo”

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Napoli – Stanislao Lanzotti, coordinatore di Forza Italia a Napoli. Lei ha incontrato il suo omologo Marco Sarracino, segretario partenopeo del Pd.

Cosa vi siete detti?

Ci siamo incontrati come spesso accade ed abbiamo passeggiato insieme. Abbiamo discusso di Napoli ed abbiamo convenuto su un’impostazione da dare alla città per i prossimi 10 anni . Da qui a dire che saremo alleati il passo è ancora lungo però . Certamente accolgo con grande favore la dichiarazione di Marco sulla necessità di una legge speciale per Napoli. E’ un punto di partenza essenziale per rilanciare l’economia della città e per recuperare il gap sociale con altre grandi città italiane”.

Qualche proposta concreta?

Noi siamo interessati a parlare di rigenerazione urbana, utilizzando anche il patrimonio immobiliare per creare opportunità , ricchezza e tanti posti di lavoro. La rigenerazione urbana è stata il volano di sviluppo principale per tante città europee . Qui abbiamo  bisogno di un patto tra istituzioni: le sovrintendenze, le procure, le associazioni di categoria, gli imprenditori sani e la politica, che deve essere coraggiosa e guidare una faticosa ma entusiasmante ripresa che può  e deve essere anche sostenibile da un punto di vista ambientale. Immagino anche la valorizzazione della risorsa-mare, intesa come fruizione democratica ed economica. Democratica perchè oggi il mare a Napoli è  un privilegio per pochi, ed economica perché il waterfront da San Giovanni a Bagnoli passando per Mergellina, per il Porto, per il molo San Vincenzo è una opportunità imperdibile”.

Lanzotti, diciamolo chiaramente: lei soffre l’alleanza con i sovranisti?

“Il rapporto con gli alleati tradizionali non è in discussione ma necessita di un reset sia qualitativo che quantitativo”

Il solito politichese… parli chiaro

“Mi spiego meglio: pensare ad uno stillicidio come alle scorse regionali non è nel mio ordine di idee, né, cosa assai più importante, in quello della base del partito locale . Non ho né la pazienza nè l’esperienza di Caldoro che ha accettato con  lodevole spirito di servizio di essere logorato  per mesi dall’ingiusto fuoco amico degli alleati. La modalità di discussione romana delle vicende napoletane non è accettabile visto lo stato dell’arte dopo questo decennio disastroso di governo  arancione. Ecco perché sono scettico sulla reale voglia degli alleati di centrodestra di competere seriamente alla guida della città”

Pensa che Napoli venga considerata persa dal centrodestra nazionale?

“Noto la voglia di compensare  e bilanciare le candidature di altre città con Napoli e da difensore della mia gente non posso accettarlo. Io penso che ogni realtà  territoriale necessiti di una discussione particolare che coinvolga il livello locale nelle scelte dei nomi e delle alleanze. Agli alleati di centrodestra ho proposto  un atto di coraggio , provando a diventare civici per un turno per allargare la base di discussione ed uscire dal recinto culturale che ci ha caratterizzato negli ultimi decenni

Pensa che la Lega sia un peso per il centrodestra a Napoli?

Alla Lega in particolare ho chiesto un atto di generosità per i napoletani rinunciando al simbolo. Con questa visione basata su contenuti in contrapposizione al populismo il centrodestra locale potrebbe ancora essere attrattivo per noi moderati. Non ho ricevuto segnali di apertura. La speranza è l’ultima a morire ma certamente noi forzisti non possiamo nel frattempo non aprire fronti di discussione con chi ci invita a ragionare di temi a noi cari”.

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