Ministro Lezzi a Bagnoli, incontro “top secret”: tutta l’opposizione diserta il vertice

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Napoli – Vertice a Bagnoli tra il ministro del Sud Barbara Lezzi e i comitati flegrei, l’altra faccia della medaglia è l’“abbandono” dell’aula consiliare da parte delle forze di opposizione. Ben cinque gruppi, ormai in aperta rotta di collisione con il presidente della Municipalità 10 Diego Civitillo, oggi pomeriggio hanno infatti preferito disertare l’incontro con l’esponente del governo M5S-Lega. Inutile, dunque, il tentativo messo in atto in extremis da parte del numero uno della Giunta di via Acate di far calmare le acque convocato “fuori tempo massimo” la conferenza dei capigruppo. I diretti interessati hanno infatti risposto “picche”.

Piuttosto lunga, dunque, la lista dei gruppi consiliari che oggi pomeriggio hanno deciso di non partecipare all’incontro con il ministro Lezzi: Forza Italia, Partito democratico, Napoli Vale, Prima Napoli e persino il Movimento 5 Stelle, che nelle scorse settimana aveva espresso un certo disappunto per la scelta dell’Esecutivo di andare ancora avanti, sul tema della bonifica di Bagnoli, con un nuovo commissario. Quando agli altri partiti, non sembra invece essere stata gradita la linea della presidenza della Municipalità 10, la quale avrebbe informato il Consiglio del vertice con il ministro praticamente a cose fatte. A spiegare i dettagli dell’impasse è la consigliera Angela Cammarota di Forza Italia: «Pochi giorni fa – ricorda – il presidente Civitillo ci invia una Pec per convocare la conferenza dei capigruppo. Un fatto davvero “eccezionale”, visto che non accadeva da ben nove mesi nonostante i gravissimi problemi presenti sul nostro territorio». Arriviamo così a mercoledì scorso: «Alle 11 – aggiunge l’esponente forzista – ci viene comunicato dell’imminente incontro con il ministro. Bene, a questo punto proponiamo di stilare un documento programmatico da sottoporre alla Lezzi. La nostra idea, però, era che quell’atto venisse valutato e votato in sede di consiglio monotematico, così da avere maggiore autorevolezza. La presidenza ha però preferito fare di testa propria, non convocando l’Assise». La consigliera Cammarota non nasconde la propria amarezza per il modo in cui la vicenda è stata gestita: «Non si è voluta dare alcuna evidenza all’assemblea con il ministro, tutto è rimasto sotto traccia e i cittadini sono stati praticamente tenuti all’oscuro di tutto. Gli unici informati, rigorosamente a mezzo social network, sono stati gli attivisti dei centri sociali. Non mi pare una cosa normale». Da qui la decisione delle forze di opposizione di disertare in massa l’incontro di oggi con la Lezzi. La tregua politica all’ombra dell’ex Italsider e del parlamentino di via Acate sembra già appena a un filo.

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